Oltre il danno anche la beffa: è quanto succede all’Ospedale di Nola, ormai quotidianemente presente sui media locali e non solo, per le continue vicende negative dei suoi dirigenti e dell’intera struttura. Ultima, in ordine cronologico, è la questione della carenza dei medici chirurgici.
Qualche giorno fa il nostro giornale,in esclusiva, aveva riportato la rivolta dei cittadini che, scocciati di questa situazione, si erano ribellati al personale ospedaliero il quale, per calmare gli animi, chiese l’intervento delle forze dell’ordine. “Nonostante ciò il Direttore Sanitario, così come spiegano i sindacati ha autorizzato n.3 trasferimenti di medici dall’Ospedale al Territorio, il tutto violando la legge che , invece, non consente che ci siano trasferimeni durante i mesi di campagna elettorale”.
Tutto denunciato alla Procura della Repubblica dai sindacati.
Ecco il testo integrale del comunicato di denuncia dei sindacati in cui si sottolinea la questione del trasferimento dei medici e la denuncia fatta alla Procura:
Con la presente, si evidenzia ancora una volta la grave situazione che affligge il Presidio Ospedaliero di Nola, per la carenza di personale-medico tanto da rendere inefficienti i servizi e l’assistenza ospedaliera.
Infatti, si assiste in questi giorni ad un notevole aggravarsi di tale situazione, tanto da non garantire i livelli minimi assistenziali alla popolazione, ad esempio nel Pronto Soccorso, già da tempo vi è mancanza di Medici-Chirurghi ed Ortopedici, con gravissime ripercussioni sull’utenza e su tutti gli operatori, ivi presenti, che diventano bersaglio della rabbia e della mal sopportazione degli utenti, che loro malgrado devono fare i conti con tale realtà.
Ciò è dovuto, soprattutto ai trasferimenti operati nell’ultimo periodo dalle SS.VV., che hanno destinato n° 3 Medici dall’Ospedale al Territorio e di cui due di questi effettuati in pieno periodo elettorale, vedi note prot. n. 2182 e 2183 del 05/05/2014, in violazione alle vigenti normative che regolano tale materia, configurandosi allo stato elementi per il reato di voto di scambio, già denunciato alla Procura della Repubblica da queste OO.SS. .
Altresì detti trasferimenti, sono in palese contrasto anche con il D.lg. 165\2001, il quale, prevede che il lavoratore assunto, per un determinato incarico non può essere destinato ad uno diverso ruolo. Inoltre, ci piacerebbe conoscere all’uopo il motivo di tutto ciò, con quali criteri e modalità siano stati fatti detti trasferimenti.
Ormai, l’Ospedale di Nola è allo sbando, con gravi ripercussioni su servizi vitali come il Pronto Soccorso, tenuto conto anche, che i tre Specialisti-Chirurghi convenzionati, operanti in quel reparto, per far fronte alle carenze organiche, tra pochi giorni termineranno il loro servizio.
Di conseguenza, il Dr. Alfano, che prima propone e da l’assenso ai trasferimenti, poi, vuole correre ai ripari a discapito del personale superstite, con diverse note, ha dato disposizioni ai
Medici-Chirurghi dell’U.O.C. di Chirurgia Generale, di far fronte alle carenze in Pronto Soccorso.
Bisogna sottolineare all’uopo, che allo stato nell’U.O.C. di Chirurgia, vi sono n° 9 Chirurghi, del resto tutti con limitazioni fisiche riconosciute dal Medico Competente o dalla Commissione Medico Legale, gli stessi, devono far fronte attualmente alle consulenze al Pronto Soccorso, consulenze a tutti i reparti insistenti nel presidio, attività di ambulatorio, attività di reparto, chirurgia d’urgenza e programmata. Quest’ultima, diverse volte non è stata possibile svolgerla, stante già l’atavica carenza di personale Medico, in quanto impegnato a coprire altre attività.
Un altro neo, non meno importante è la carenza di Medici-Ortopedici al Pronto Soccorso e al reparto dell’U.O.C. Ortopedia e Traumatologia, che stante il loro esiguo numero, non possono assicurare l’attività dei traumatizzati nelle ore pomeridiane, serali, notturne e festive, con conseguenze terribili per l’ignara utenza, che in quelle ore non può fruire di un essenziale servizio di assistenza e soccorso.
Tutto questo appare assurdo, visto che il P.O. di Nola, rappresenta un punto di riferimento nell’ampio bacino di popolazione, cui si rivolge abbracciando molteplici paesi della provincia di Napoli ed Avellino, permanendo tale situazione si rischia di non poter garantire i livelli minimi assistenziali per i suoi circa 600.000 cittadini – utenti.
Pertanto queste OO.SS., chiedono: la revoca immediata dei trasferimenti di cui sopra, di valutare nel contempo il rinnovo del contratto agli Specialisti Chirurghi convenzionati, operanti al Pronto Soccorso, oppure, altre soluzioni valide e di adoperarsi per risolvere oltremodo anche la carenza dei Medici-Ortopedici, attivando tutte le procedure previste dai regolamenti, leggi e contratti.
Alla Procura della Repubblica, che legge per conoscenza, si segnala tutto quanto sopra esposto, in forma cautelativa, nel caso in cui si configurassero ipotesi d’interruzione di servizio pubblico.