In Italia scoppia il caso Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura, infatti, sarebbe stato accusato di furto proprio di beni culturali. Un’accusa fatta dalla Procura di Imperia e riportata come indiscrezione dal Fatto Quotidiano e da Report. Secondo Il Fatto, infatti, Sgarbi sarebbe indagato per furto di beni culturali e sulla questione sarebbe stato aperto un fascicolo con iscrizione e una prima ipotesi di reato sul caso del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, trafugato dal Castello di Buriasco nel 2013 e riapparso a Lucca nel 2021 come inedito di proprietà di Vittorio Sgarbi.
Sgarbi, tuttavia, ha seccamente inviato al mittente le accuse: “Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine – ha riferito, citato da l’ANSA – Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza. Si tratta dell’ennesima diffamazione, ancora una volta Il Fatto mente“.