Violentata per due anni sui sediolini di un bus incapace di difendersi perchè disabile ed in condizione di “estrema vulnerabilità”. È la terribile storia che secondo gli inquirenti sarebbe andata avanti per molto tempo a Taranto. I fatti sono stati anticipati dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La Procura avrebbe indagato 8 autisti dell’Amat, l’azienda d trasporto pubblico di Taranto, con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’aver agito su una persona sottoposta a limitazioni della libertà personale e per aver commesso il fatto in qualità di incaricati di pubblico servizio. Secondo sempre la Gazzetta del Mezzogiorno, le violenze sarebbero avvenute sugli autobus che venivano parcheggiati in luoghi isolati, sotto a un cavalcavia nei pressi del capolinea al porto mercantile o vicino ad una delle portinerie dell’Ilva. In queste circostanze gli autisti chiudevano le porte del mezzo e approfittavano della giovane vittima. Gli indagati, che hanno un’età compresa tra i 40 e i 62 anni, hanno ricevuto per ora il divieto di avvicinamento alla ragazza e al suo fidanzato.
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