Oltre 50 tra agenti e dirigenti coinvolti, per l’esattezza sono 52 le misure cautelari emesse dal Giudice per le Udienze Preliminari in riferimento al personale del carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). I fatti risalgono al 6 aprile 2020, il giorno prima c’era stata una rivolta di detenuti nel reparto Nilo in seguito alla positività di un detenuto al Covid. I detenuti si erano ribellati chiedendo più sicurezza dal punto di vista sanitario ma il giorno dopo alcuni uomini della polizia penitenziaria avevano attuato un’azione violenta contro gran parte di essi. Le indagini sono portate avanti dalla Magistratura ma le immagini sono state diffuse in esclusiva dal quotidiano Domani, in un articolo del giornalista nolano Nello Trocchia. Nel video si vedono chiaramente i detenuti presi a calci, schiaffi e pugni, sia quando sono in ginocchio o in terra che quando salgono le scale o passano i corridoi. Nelle immagini i detenuti non hanno atteggiamento offensivo e, almeno in una occasione, viene ripreso un detenuto in carrozzina che riceve delle manganellate da un poliziotto carcerario.
Le immagini hanno provocato un’ondata di sdegno in Italia ma le reazioni sono state diverse. Da una parte Salvini che si schiera con la polizia e annuncia la sua presenza in Campania: “Chi sbaglia paga soprattutto se indossa una divisa però non si possono coinvolgere tutti i 40mila donne e uomini di polizia penitenziaria e non si possono sbattere in prima pagina con nomi e cognomi. Ci vuole rispetto per uomini in divisa che ci proteggono in strada, solo i singoli errori vanno puniti. Conosco quei padri di famiglia sotto accusa e sono convinto che non avrebbero fatto nulla di male“.
D’altra parte, intransigente, si schiera il PD che invece, tramite Paolo De Luca, chiede l’intervento del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, con un suo intervento in Aula: “Siamo profondamente indignati per le notizie che stanno emergendo sulle violenze degli agenti della polizia penitenziaria perpetrate nei confronti dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sono inaccettabili e vergognose in un Paese civile. Per questo, il gruppo Pd chiede che la ministra Cartabia riferisca in Parlamento su quanto accaduto. Queste azioni non hanno nulla a che vedere con l’organizzazione e la gestione seria e dignitosa di una comunità carceraria. Bisogna invece condannarle e stigmatizzarle con forza, senza intaccare in alcun modo il grande rispetto che tutti abbiamo per la divisa e le forze dell’ordine in generale. Anzi, aggiungiamo, è proprio a tutela degli agenti che ogni giorno onorano con serietà e responsabilità il proprio impegno, che questi comportamenti individuali vergognosi devono essere fortemente e nettamente sanzionati. Sono indegni di un Paese civile come l’Italia“.