Un borgo al mese per un anno: c’è anche un paesino della Campania

di Redazione Zerottouno News

Il 2021 sarà più che mai un anno all’insegna della rinascita: personale, del turismo lento, dei borghi. Il “Navigatore di borghi” ilborghista.it ha realizzato un viaggio tra i borghi d’Italia con uno specifico per ogni mese dell’anno.

GENNAIO 

“Gennaio ingenera” – E’ il mese che segna l’inizio del nuovo anno, carico di vitalità e buoni propositi. Ed è generalmente il mese prediletto dagli amanti della neve. La scelta, in questo mese, cade sul borgo lombardo di Artogne (BS). Immerso nella Bassa Val Camonica, tra le vallate più estese delle Alpi centrali, Artogne vanta uno dei comprensori più gettonati delle Alpi Lombarde: Montecampione. E’ su queste piste che si sono formate le sorelle montecampionesi Elena e Nadia Fanchini, punte della nazionale italiana di sci alpino, con la sorella minore Sabrina, anche lei sciatrice. E se non si potesse sciare? Non perdetevi il Museo della Stampa Lodovico Pavoni, intitolato al primo fondatore in Italia di una scuola tipografica (1821). Non soltanto un museo, ma un vero e proprio laboratorio dove cimentarsi nell’arte della stampa, con macchine antiche ancora funzionanti. Il Museo si inserisce in un contesto particolarmente stimolato alla comunicazione visiva, data la presenza nella Valle Camonica di una delle più ricche collezioni di incisioni rupestri al mondo (sito UNESCO).

FEBBRAIO 

Gennaio fa il ponte e Febbraio lo rompe” – Gli appassionati di turismo sportivo potranno trovare pane per i propri denti nel borgo umbro di Arrone (TR), nella Valnerina ternana. Definito il Paradiso degli sport nella natura, questo piccolo borgo situato nel Parco Fluviale del Nera è una vera e propria “palestra a cielo aperto”. Grazie alla sua privilegiata posizione lungo il percorso sentieristico ad anello “Greenway del Nera“, dove passa l’antico cammino di San Francesco, potrete sbizzarrirvi con i numerosi sport a diretto contatto con la natura: canoa-kajak, canottaggio, rafting (anche in versione soft per i bambini), hydrospeed, trekking, arrampicata (anche notturna), mountain bike, equitazione, endurance. Non è un caso se il Parco Fluviale del Nera è noto come “Parco delle acque“, con i suoi fiumi, torrenti e laghi, e l’affascinante Cascata delle Marmore a meno di 6 Km.

“Se Gennaio sta in camicia, marzo scoppia dalle risa” – Nel mese pazzerello dell’anno, la scelta cade nel borgo marchigiano di Cantiano (PU), nelle Marche. Immerso in uno straordinario scenario naturale costituito da estese e secolari faggete ad altofusto, il borgo del nobile cavallo del Catria è la meta ideale per gli amanti del turismo lento e degli itinerari green a misura d’uomo. Non solo. Ogni anno, a Marzo, si rende protagonista di una grandiosa manifestazione nota come “La Turba“, durante la quale gli abitanti del borgo mettono in scena una sacra rappresentazione della Passione di Cristo, attraverso una scenografica sfilata che trasforma il centro storico in un grande teatro all’aperto. Nel 2018 è stata avviata la proposta di candidatura dello spettacolare evento a Patrimonio Immateriale dell’UNESCO, e nel 2019 è stato inaugurato il Museo della Turba, custode della memoria storica di questa significativa testimonianza di senso di comunità.

“Aprile, dolce dormire” – I primi mesi dell’anno iniziano a farsi sentire e siete alla ricerca di relax? Le innumerevoli bellezze naturalistiche del borgo calabrese di San Donato di Ninea (CS), situato a sud del Parco Nazionale del Pollino, lo rendono il luogo perfetto per ritrovare la pace dei sensi. In questi luoghi regna il Capriolo Italico, relitto di una rara sottospecie autoctona ormai presente in zone remote del nostro Paese. Affascinanti, tra la flora locale, sono alcuni esemplari di Pino Loricato, che troviamo, in Italia, soltanto qui, nel Parco Nazionale del Pollino. Particolarità botanica è la Peonia Peregrina, bellissimo fiore con petali rossi vellutati, specie tipica del Massiccio del Pellegrino. Presenti anche numerosi castagneti, che fino allo scorso secolo costituivano la principale risorsa economica di questo antico borgo. Ancora oggi la castagna, con una notevole produzione sia quantitativa che qualitativa, è il fiore all’occhiello dell’agricoltura sandonatese.

MAGGIO

“Aprile fa il fiore e a Maggio si ha il colore” – E di colori, nel borgo lucano di Viggiano (PZ), ne troverete infinite sfumature. Appartenente al Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, Viggiano è un vero e proprio scrigno di biodiversità sia vegetale che animale. Sulla vetta del Sacro Monte sul quale è arroccato, a 1700m, sorge il più grande e antico Santuario della Basilicata, il maggior Centro di Culto Religioso della Val D’Agri. Il Santuario viene preso d’assalto ogni anno da migliaia di pellegrini, in particolar modo a maggio e a settembre, in occasione dei festeggiamenti della Madonna Nera di Viggiano, Patrona e Regina della Lucania. A maggio, la Madonna viene trasferita dalla Basilica del paese al Santuario del Sacro Monte, portata a spalla dai fedeli che si contendono questo onore, e a settembre viene nuovamente trasportata a spalla dal Monte al paese. I Portatori percorrono un sentiero immerso nella natura incontaminata e ricco di suggestivi punti panoramici sulla verde Valle dell’Agri.

GIUGNO

“Di Giugno levati il cuticugno” – Nel mese di Giugno troverete minor afflusso di turisti per visitare con tutta calma uno dei borghi più belli alle pendici dell’Etna: il borgo siciliano di Linguaglossa (CT). Questo piccolo borgo fa parte del Parco dell’Etna e, dal suo centro abitato, potrete ammirare il vulcano in tutta la sua maestosità. Professionali guide vulcanologiche, vi condurranno ai crateri sommitali etnei. Tra le mete maggiormente apprezzate, vi sono i numerosi sentieri, le grotte (in particolare la famosa “Grotta del Gelo“) ed il Santuario della Madonnina della Pineta. E’ a Linguaglossa che è nato uno dei maggiori scultori figurativi del Novecento italiano, Francesco Messina, autore del celebre Cavallo morente simbolo della RAI.

LUGLIO

“Luglio soleggiato, il vino è assicurato” – Ecco il  borgo toscano di Certaldo (FI), il borgo del Boccaccio. Tra le mura della parte medioevale posta su un colle detto Certaldo Alto, gli antichi vicoli, le piazze, i giardini, le cripte si animano di centinaia di artisti, che si esibiscono per cinque giorni consecutivi in spettacoli dal vivo e teatro di strada. Teatro di prosa, teatro di figura, cabaret, teatro d’appartamento, danza contemporanea, marching band, street band, giocolieri, equilibristi, clown, sonorizzazioni e giochi di luce, sono solo alcuni dei generi di spettacolo presenti al Festival Internazionale di Mercantia. Vi sentirete parte integrante dello spettacolo, e potrete apprezzare l’artigianato artistico con lavorazioni dal vivo, installazioni, mostre di arte contemporanea, oltre a vari punti di ristoro con i gustosi prodotti tipici del territorio. Uno su tutti? La “Cipolla di Certaldo“, citata nel Decameron e impressa finanche nello stemma del Comune, da cui deriva il simpatico soprannome dei suoi abitanti: “cipolloni”!

AGOSTO

“Chi dorme d’Agosto, dorme a suo costo” – E allora sveglia, il borgo laziale di Guarcino (RM) vi aspetta per condurvi nel Medioevo. Guarcino, infatti, richiama ogni anno numerosi visitatori ad agosto, che accorrono per assistere all’attesissima Rievocazione storica del Malpensa. Per l’occasione, il borgo rivive un pezzo importante della propria storia, la cosiddetta “Disfida del Malpensa“, che vide l’Eroe guarcinese Malpensa trionfare contro l’esercito Germanico di Enrico VI, determinando la salvezza di Guarcino dall’incubo dell’assedio e della devastazione. Tra giochi medioevali nei Rioni Storici, le antiche arti dell’affresco, del conio, della scrittura, i giocolieri, gli artisti di strada, gli incantatori del fuoco e molti personaggi inquietanti, come i Predicatori e lo spietato Boia, i festeggiamenti per la vittoria del Malpensa disegnano un’atmosfera medioevale unica. Non dimenticate di assaggiare l’Amaretto guarcinese, famoso in tutto il territorio ciociaro e prodotto da oltre un secolo: è il vanto dei guarcinesi.

SETTEMBRE

Aria settembrina fresco la sera e fresco la mattina” – A Settembre non c’è altra scelta che il borgo campano di Camerota (SA), nel bellissimo Cilento. Noto come borgo della terracotta, passeggiando per le viuzze del centro storico fermatevi presso le famose botteghe dei cunzàri (vasai), dove si tramandano di padre in figlio le antiche tecniche di lavorazione dell’argilla col torchio a pedale, nonostante la tecnologia abbia introdotti i torni a motore. C’è perfino chi continua a lavorare l’argilla con la tecnica a lucignolo o colombina, precedente al tornio, utilizzata dall’uomo nel Neolitico. Ma il borgo di Camerota è noto anche per i suoi ulivi secolari. Ai piedi del colle Calvario, in una vallata circondata da ulivi, sorge la frazione di Licusati, dove potrete intraprendere un affascinante itinerario di archeologia agro-industriale tra gli storici frantoi. Qui troverete la varietà di ulivo più diffusa nonché la più antica, la Pisciottana, dalla quale si ottiene un olio molto pregiato tutelato dal marchio DOP.

OTTOBRE

“Ottobre è quasi matto, ma nessuno gli fa il ritratto” – Nell’estremo sud della penisola salentina, nel borgo pugliese di Morciano di Leuca (LE), ad Ottobre si va ancora al mare. Situato nella zona di Serra Falitte, Morciano è distribuito a 130 m s.l.m. sulle cosiddette “serre” o “murge” salentine, elevazioni collinari del basso Salento dalla bellezza incontaminata. Tra gli scogli della località marina di Torre Vado, potrete fare un bagno nelle celebri Sorgenti costiere, correnti di acqua limpida poco superiori al livello del mare o sottomarine, che vi regaleranno un idromassaggio naturale dalle proprietà altamente benefiche sia sull’organismo che sulla psiche: come rinunciare. Non perdetevi anche una passeggiata tra le terrificanti e misteriose Vore di Barabano del Capo, voragini senza fondo viste un tempo come passaggio per gli inferi, e gli affascinanti frantoi ipogei sotterranei, vere e proprie opere di ingegneria del XVI secolo.

NOVEMBRE

“Novembre vinaio” – Come non segnalare il borgo piemontese di San Damiano d’Asti (AT), noto per il suo patrimonio vitivinicolo vario e rinomato di uve Grignolino, Nebbiolo, Bonarda, Freisa e soprattutto Barbera. Nel mese di Novembre si potrà partecipare alla storica Fiera Regionale che San Damiano d’Asti dedica al raffinato tartufo bianco, altro biglietto da visita del territorio sandamianese. Questo tipo di tartufo è riconosciuto come il più profumato e di più alto valore commerciale, e per l’occasione potrete degustarlo con i prelibati piatti della cucina locale, come il riso, le tagliatelle e la pasta fatta a mano, e soprattutto con i secondi piatti. In concomitanza con la Fiera Regionale del Tartufo, si tiene la Fiera storica dei Santi, caratterizzata dalla presenza di più di 300 bancarelle, vari stand enogastronomici, una grande esposizione di macchine agricole, una mostra di animali di piccola corte, e esibizioni del gruppo degli sbandieratori di San Damiano d’Asti.

DICEMBRE

“Dicembre gelato non va disprezzato” – Ecco infine il suggestivo borgo abruzzese di Castiglione Messer Raimondo (TE), un vero e proprio presepe che, innevato, si arricchisce di fascino. Adagiato sul crinale di una collina dalla quale domina l’intera Valle del Fino, il borgo offre un paesaggio mozzafiato con il maestoso “Gigante che dorme” da un lato e il mare dall’altro. Passeggiate per le viuzze del centro storico, e immortalate gli incantevoli scorci che si presenteranno ai vostri occhi.  Sulla sommità del colle, potrete ammirare lo splendido Santuario barocco di San Donato Martire, risalente alla seconda metà del XVIII secolo. Potrete apprezzare maggiormente l’abitato medioevale, percorrendo una camminata panoramica sulle mura del paese.

 

 

 

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