Secondo l’Unicef le spose bambine nel mondo sono 5 milioni. La storia di Ilde, originaria di Ottaviano in provincia di Napoli, ci ricorda però che la piaga delle spose bambine non riguardo soltanto i paesi in via di sviluppo come potremmo ingenuamente immaginare. Agli inizi degli anni ’80 Ilde viene “venduta” in sposa ad un boss della camorra per cinquantamila lire. Da quel giorno per Ilde comincia l’inferno, violentata dal boss e costretta ad assistere al giro di prostituzione che costui gestiva; quando ha solo 13 anni resta incinta proprio durante una di queste violenze. Il boss decide di sposarla ottenendo con la corruzione e le minacce il silenzio di tutti, anche del parroco che celebrò il rito nella chiesa di San Gennarello di Ottaviano. Negli anni a seguire la giovane non trova pace, nonostante riesca a sfuggire al suo stupratore resta invischiata in situazioni difficili, addirittura si ritrova ad un passo dall’uccidere la propria madre, ritenendola responsabile di quel destino tanto amaro. Ilde entra nel mondo della malavita e ci resta fino a quando non sarà arrestata per droga e ricettazione. Il suo riscatto comincia dopo la scarcerazione, grazie all’aiuto di un’associazione dedita ad aiutare le donne vittime di violenza. Ilde oggi ha scritto un libro dal titolo “Scappa a piedi nudi” per raccontare la sua tragica esperienza e anche per aprire gli occhi della società italiana sul fenomeno delle spose bambine che troppo presto vengono strappate alla loro infanzia, venendo private della loro vita.
di Marco Sigillo