La variante brasiliana del coronavirus sarebbe arrivata anche in Italia. Il 25 gennaio un paziente rientrato dal Brasile all’aeroporto di Malpensa è stato sottoposto a tampone, risultato positivo, e dagli accertamenti presso l’ospedale di Varese è risultato contagiato dalla cosiddetta “variante brasiliana”. Sono in corso all’interno dello stesso ospedale processi di valutazione ulteriori per confermare quanto scoperto. Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato il caso ma resta in attesa degli accertamenti. Meno cauto invece è il virologo Andrea Crisanti che, ai microfoni di AdnKronos, ha detto: “La variante brasiliana è anche in Italia, se aumentano i casi deve esserci subito un lockdown. Il primo caso in Italia di variante brasiliana non vuol dire ancora niente, ma è un segnale del fatto che non siamo difesi dalle varianti di Sars-CoV-2. Da un punto di vista epidemiologico non si sa quanto effettivamente siano resistenti i vaccinati a questa variante, ma da alcuni recenti studi sembra che gli anticorpi abbiano una capacità del 30%, diminuita cioè del 70%. Visto tutto ciò, se si incominciano a vedere casi dispersi in tutta Italia bisogna agire con prontezza. Se si dovesse confermare una minore protezione da parte del vaccino, rimarrebbe una sola opzione, ovvero bloccare tutto”.
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