In Campania è aperta la piattaforma di adesione alla campagna di vaccinazione per la Categoria 4 ma, in sostanza, quasi nessuno lo sa. La notizia è arrivata in nostro possesso dopo aver letto un documento dell’ASL NA 3 Sud che sollecitava diverse categorie mediche ed amministrative ad accelerare con la divulgazione ai pazienti di Categoria 4 della notizia che ci fosse possibilità di vaccinarsi. Il documento, rivolto anche ai Medici di Medicina Generale (medici di famiglia, ndr), ai sindaci del territorio e ai direttori dei distretti sanitari, sottolineava l’esigenza di procedere alle vaccinazioni di pazienti ritenuti esposti in maniera seria al virus ma non rientranti nella categoria dei Fragili. Anche per la Categoria 4 la possibilità di vaccinazione è attuabile solo previo inserimento in piattaforma dei medici di base.
Il documento, con in allegato una nota dell’Unità di Crisi regionale, è datato 21 maggio 2021 e si legge: “(la nota) è relativa ai cittadini che presentano comorbidità senza connotazione di gravità (non elevata fragilità), di età inferiore ai 60 anni. L’inserimento in piattaforma avviene esclusivamente attraverso il Medico di Medicina Generale. Nella categoria 4 sono incluse le persone affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19“.
Interessante è poi la nota dell’Unità di Crisi in allegato, datata 19 maggio 2021, che contiene importanti chiarimenti: “Al fine di dare riscontro ad istanze provenienti da diverse fonti, si segnala che già da tempo (ovvero dopo l’apertura della piattaforma per le categorie 1,2 e 3), è aperta nella piattaforma dedicata regionale l’adesione al piano vaccinale per la categoria 4“. Ciò dimostra che pazienti come ad esempio gli asmatici ed i celiaci, potevano far richiesta del vaccino almeno prima del 19 maggio, eppure sui canali social della Regione e nei comunicati stampa sul sito non c’è alcuna traccia di questa comunicazione.
Spulciando il web si può trovare un riferimento campano datato 11 maggio 2021 in cui l’ASL di Salerno, citata da Salerno Notizie, comunicava che la prenotazione in piattaforma per i soggetti con comorbidità poteva avvenire solo attraverso la prenotazione del medico di base. Tra le altre Regioni, invece, la Regione Lazio è stata tra le prime a comunicare l’apertura delle prenotazioni per questa fascia sia attraverso i giornali che attraverso il proprio sito, garantendo alla notizia una pagina dedicata sul sito e un post su Facebook. Scelta simile è stata attuata dalla Regione Lombardia che sul proprio profilo Facebook, in data 1 maggio 2021, comunicava di aver aperto la piattaforma ai soggetti con esenzioni per malattia. Nulla invece è stato comunicato al pubblico sui social e sul sito dalla Regione Campania nell’intero mese di maggio. Non è stata infatti pubblicata alcuna comunicazione sui social, tra le note dell’Unità di Crisi sul sito e neanche tra i comunicati stampa del sito.
Eppure, in tutti questi giorni, la Regione ha diligentemente comunicato l’avanzamento del piano di vaccinazione pubblicizzando non solo tutte le categorie che avevano occasione di vaccinarsi ma sottolineando, giustamente, anche tutti i risultati ottenuti (prima Regione a vaccinare le isole, prima Regione ad ospitare un centro vaccinale solo per i lavoratori agricoli, Regione che grazie all’EAV ha la prima impresa in Italia totalmente vaccinata, ecc). Se da un punto di vista burocratico tutto ciò quindi può non destare sospetti, visto che gli organi sanitari hanno provveduto tra essi a comunicare questo avanzamento del Piano, da un punto di vista comunicativo si può senza dubbio affermare che è stata una mancanza rilevante e pericolosa. La Categoria 4 è infatti formata da tutti quei pazienti che presentano comorbidità, hanno un’età inferiore ai 60 anni ma non hanno quella connotazione di gravità riportata per “fragilità”. Sono cittadini che “possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Le malattie che rientrano in questa categoria sono quelle delle aree patologiche delle malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabetiche, renali, immunodeficienti, epatiche, oncologiche, cerebrovascolari, oltre all’HIV o l’ipertensione.
D’altronde, è la stessa Regione Campania a chiarire gli ordini di priorità nel suo Piano Vaccinale ma, ad oggi, avendo attivato pubblicamente l’adesione per gli under 50 e 60, pare aver già superato la fase in cui rientra la Categoria 4 ed esser passati direttamente alla 5. La strategia italiana e campana è stata molto chiara: mettere al sicuro i fragili, gli anziani e poi procedere con i più giovani e i meno esposti. Ecco perchè fa strano constatare che una categoria che racchiude pazienti che hanno un rischio ugualmente aumentato di contrarre forme severe della malattia sia stata poco interessata nella strategia di pubblicità e comunicazione al pubblico. E’ innegabile che la campagna di vaccinazione può andare avanti solo se c’è piena collaborazione tra organi regionali, sanitari, cittadini e medici di base ma è altrettanto evidente che avrebbe una performance migliore una comunicazione a 360 gradi (soprattutto all’epoca dei social) rispetto ad una comunicazione diretta tra medico di base e paziente. Può sembrar poco, ma a volte la giusta comunicazione del messaggio può portare benefici enormi, soprattutto se ci sono rischi per la salute e quando anche un solo giorno di vantaggio può fare la differenza col virus. Meglio quindi non lasciar nulla di intentato. La guerra non è ancora finita e ogni sforzo è ancora fondamentale.