Dopo l’accordo raggiunto con l’Università Parthenope di Napoli ed una conferenza stampa in pompa magna, la città di Nola non sa ancora con certezza dove nascerà la nuova sede distaccata dell’ateneo napoletano sul territorio nolano. Dopo le rimostranze di tanti commercianti ed associazioni che avevano chiesto a gran voce lo spostamento della sede dalla futura postazione in via Madonna delle Grazie al centro storico, anche l’opposizione punta i piedi e chiede una mozione con la quale l’amministrazione viene demandata per tentare di convincere l’organo accademico a spostare la sede in una zona più vicina al centro.
Nella proposta dell’opposizione, l’università potrebbe fruire dei locali diroccati delle casermette nel “48” in Piazza d’Armi (ecco lo stato in qui versa: CLICCA QUI), rivalutando contemporaneamente la zona in un parco verde e provvedendo alla manutenzione. Lo scontro è forte: il sindaco sottolinea come la scelta debba essere dell’università, ritenendo l’attuale situazione come una “estorsione politica”; l’opposizione, di contro, accusa il sindaco di non garantire la ripresa del commercio cittadino e parla di “sciacallaggio”. I consiglieri Verani e Notaro, aderenti al Misto, hanno parlato favorevolmente delle proposte fatte, aggiungendo inoltre che loro stessi avevano proposto già tempo fa una posizione per l’università che fosse prospiciente al centro storico. Durante un consiglio comunale infuocato, durato più di 3 ore, sono state ascoltate anche altre proposte dei consiglieri Buonaguro e Bruscino che sottolineavano come fosse possibile proporre all’università di considerare un avvicinamento al centro storico e non imporre un determinato edificio.
Al netto di alcune defezioni, alla fine la proposta non è stata accolta con 13 contrari, 3 assenti e 9 favorevoli. Un consiglio comunale fiume con molti momenti di dibattito e scontro ma che alla fine non ha cambiato di molto le carte in tavola.