Dopo che una signora residente al Vomero si era ammalata a causa del rumore assordante della musica, la stessa ha denunciato bar e discoteche, che a qualunque ora della notte, non si ponevano limiti nel diffondere musica a “palla” .
I Giudici della IV sezione civile di Napoli, dopo una serie di ricorsi al Tribunale di Napoli, sono riusciti ad ottenere una sentenza che pone un limite alla diffusione selvaggia della musica nei locali, che spesso e volentieri costituisce un elemento di disturbo, di inquinamento acustico per i cittadini che abitano nelle vicinanze.
In base a questa sentenza, nei locali dove si fa musica, si dovranno adottare una serie di misure, quali una pedana in gomma antivibrante, pannelli insonorizzati lungo le pareti e un limite alla durata dei concerti, che non dovrà superare le ore 23.
Già da tempo i residenti delle zone dove c’è una maggiore concentrazione di locali, come Chiaia, il Vomero, Piazza Bellini, avevano protestato con l’amministrazione comunale. Ma le loro denunce erano cadute nel vuoto.
“la Magistratura ha adempiuto a un compito che sarebbe dovuto spettare al Comune” commenta il consigliere del gruppo di Ricostruzione democratica, Gennaro Esposito.