Hevrin Khalaf, attivista per i diritti delle donne e segretario del Partito Futuro Siriano (fondato nel 2018), è stata uccisa negli scorsi giorni in un agguato sulla via di Qamishli, città al confine con la Turchia e a forte presenza curda. 35 anni, Hevrin era conosciuta ed apprezzata per la sua diplomazia mostrata con fazioni di altri stati e di altre religioni. Suoi sostenitori ritengono che fosse fortemente invisa all’ISIS ed alla Turchia e, dopo l’offensiva turca contro i Curdi, il pericolo di attacco da parte di neo risvegliate cellule terroristiche fosse aumentato.
Le sue idee di una Siria laica, unita e multi-identitaria non erano ben accette dalle frange più estremiste. Hevrin Khalaf è stata uccisa in un agguato in autostrada da miliziani che hanno crivellato di colpi il fuoristrada sul quale viaggiava, è stata fatta scendere e uccisa a sassate. Secondo giornalisti locali sarebbe stata anche violentata prima di essere uccisa; assieme a lei hanno perso la vita il suo autista ed altre 7 persone.