Una turista inglese di 50 anni giunta in un albergo di Meta di Sorrento nell’Ottobre del 2016 per trascorrere una settimana di vacanza per il compleanno di sua figlia è stata violentata l’ultima sera prima di fare rientro per la Gran Bretagna, a seguito dell’assunzione della cosiddetta “droga da stupro” somministratagli da alcuni dipendenti della struttura.
E’ notizia di pochi giorni fa che 5 uomini compresi tra i 21 e 32 anni sono stati arrestati dai poliziotti del commissariato di Sorrento e della squadra mobile di Napoli con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla somministrazione di sostanze stupefacenti. Uno dei cinque, l’unico con contratto a tempo indeterminato in quanto gli altri erano tutti dipendenti stagionali ai quali il contratto all’epoca dei fatti non fu rinnovato, è stato licenziato in tronco per giusta causa. La vicenda però non finisce qui perchè molti altri particolari, anche raccapriccianti, stanno venendo a galla. Dopo neanche 48 ore dall’accaduto, secondo quanto riportato dal Mattino, i 5 si vantavano delle loro prestazioni su una chat di Whatsapp denominata “cattive abituni”, nella quale gli uomini si compiacevano di quello che avevano fatto scambiandosi commenti di ogni genere lasciandosi andare a grosse risate e dove si inviavano foto scattate quella sera nella stanza di uno di loro. La donna, che dopo il rientro nel suo paese aveva immediatamente denunciato tutto alla polizia inglese e che nel Maggio 2017 era ritornata a Napoli per testimoniare sull’accaduto, può ora cominciare a trovare giustizia.