Discriminante e penalizzante. Con queste parole i sindacalisti dell’OR.S.A. hanno definito il nuovo maxi concorso dell’Eav. Le loro rimostranze sono raccolte in un comunicato stampa
Il maxi concorso bandito dall’EAV presenta, a nostro avviso, una serie di caratteristiche che penalizzano e discriminano una larga fascia di persone – esordiscono i sindacalisti – Il requisito minimo dei voti di laurea e di diploma è uno di questi elementi discriminanti, anche e soprattutto perché lo stesso non è necessario per chi ha determinate abilitazioni (ANSF) o patenti (D con CQC), sancendo una disparità per l’accesso ad una selezione che sicuramente porterà a moltissimi ricorsi legali, in linea con la molta giurisprudenza al riguardo e contro le aspettative dei giovani. Nulla impedisce all’Azienda di stabilire una “premialità” da attribuire ai punteggi di valutazione in funzione delle votazioni ottenute; altra cosa è impedire in toto l’accesso alla selezione – sottolinea il sindacato, che poi continua – Il contributo economico di 20€ ci stupisce, poiché non lo riteniamo necessario per un’azienda che, sia pur S.r.l., è comunque di proprietà della Regione Campania e quindi di proprietà pubblica. Detta cifra da versare interamente alla Quanta ci pare, invece, un ulteriore e ben cospicuo compenso alla società privata che gestirà il concorso. La quota parte da utilizzare come “beneficenza” è descritta poi in maniera nebulosa e non rende certamente merito ai propositi dell’EAV di essere una “Casa di Vetro” in cui tutto è trasparente. Resta la perplessità di voler “obbligare” i partecipanti ad effettuare un atto di beneficienza miscelandolo con le procedure concorsuali. Per questi motivi il Sindacato OR.S.A. – concludono – chiede al Presidente dell’EAV, ed in seconda battuta alla proprietà Regionale, di modificare i requisiti del concorso, abolendo lo sbarramento del voto minimo e cancellando il contributo economico di 20€.