In questo giorno, 116 anni fa, moriva Tommaso Vitale, probabilmente il sindaco più celebrato della storia della città. Nato a Nola il 7 gennaio del 1857, era stato dapprima consigliere comunale di Nola e poi sindaco nel 1892. Fu consigliere provinciale nel 1890 e deputato al Parlamento. Riuscì ad ottenere la concessione dell’acqua del Serino per Nola e Saviano e nel 1894 mise in atto una grossa opera di lastricazione delle strade, molte delle quali erano ancora in terra battuta, oltre alla costruzione di una rete fognaria che richiese non poco lavoro. Fece edificare la Villa Comunale dopo l’abbattimento dell’antica Arce medioevale, un monumento però importante della vecchia Nola del tempo degli Orsini. Si interessò intensamente della ricostruzione del Duomo, opera che non vide compiuta perché morì prematuramente nel 1906. Fece inoltre restituire un reggimento di Cavalleria alla Caserma Principe Amedeo, per la quale era già stato firmato il decreto che l’adibiva a penitenziario. Istituì anche la biblioteca comunale e fece costruire il nuovo Foro Boario accanto allo scalo delle Ferrovie dello Stato. Tommaso Vitale ebbe anche il merito di ridare a Nola vastissime estensioni di terreno dei Boschi Gaudio e Fangone. Morì dopo lunga malattia mentale a soli 49 anni, il 20 agosto del 1906, nella Villa Montesano in San Paolo Bel Sito.
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