Avventura, resistenza, natura e tanto sociale. Sono questi gli ingredienti della ricetta “sperimentale” del runner agonista nolano Tommaso Palo, ciccianese d’adozione. È così infatti che si definisce il runner classe 1978, è questo che ammette di fare ogni qual volta riesce a raggiungere i suoi obiettivi, è questo quello che è racchiuso nel suo logo “Experimental Runner”: lui ama sperimentare. “Le gare non mi bastavano più, la corsa a piedi nella natura è la mia vera vocazione, voglio sempre superare i miei limiti, da qui nasce il mio nuovo progetto“: ci dice raccontandoci del suo progetto in partenza. Si, perchè il progetto di Palo è davvero interessante e particolare: un viaggio a piedi di 400 km in Sud America.
ADAMO (acronimo di Atacama Desert Adventure from Marsto Ocean) è il nome del progetto sportivo-sociale di Tommaso Palo. Ma cos’è davvero Adamo? Si tratta di un attraversamento a piedi, in solitaria, della parte Nord del Deserto dell’Atacama in Cile, partendo da San Pedro de Atacama fino all’Oceano Pacifico, attraversando inoltre la valle di Marte. Quasi 400 km attraverso scenari sconfinati, miniere di rame e piste sterrate, il tutto trainando un carrello soprannominato “Armadillo“, che permetterà al runner di trasportare attrezzature per riposare e mangiare.
C’è tanto sociale però, come detto, in questo progetto. Nell’ambito di questa avventura, infatti, Tommaso ha legato il suo impegno sportivo ad un tema di forte impatto ambientale e sociale: il consumo dell’acqua. E non è un caso che il percorso tocchi proprio il deserto dell’Atacama, una delle zone più aride del mondo. Con il consumo mondiale dell’acqua notevolmente aumentato (l’Italia ha il maggior consumo pro capite tra i paesi UE), toccare questo argomento ha una valenza importante. Durante le sue attività, Tommaso Palo ha imparato ad avere rispetto dell’acqua e razionarla. In questa nuova avventura l’acqua sarà la vera protagonista, la vera compagna di viaggio. È lo stesso Tommaso Palo che ci racconta il suo punto di vista:
Per vivere una vita dignitosa bisogna avere a disposizione, per cucinare, lavarsi e bere, almeno 5 litri d’acqua. Chi non ha questa possibilità vive al di sotto della dignità, e purtroppo al mondo tanti sono in queste condizioni. Se ci sono riusciti in Cile ad offrire ai cittadini una vita dignitosa, in una zona così arida come il deserto dell’Atacama, non capisco perchè in Africa non sia possibile. Amo l’avventura, amo scoprire luoghi nuovi e andare oltre i miei limiti. Questa volta però il mio viaggio avrà una valenza diversa.
Queste intenzioni hanno poi trovato forma pratica: collegata al viaggio in Cile ci sarà l’associazione umanitaria “Find The Cure”, che, tra le sue tante attività benefiche nel mondo, si occupa di seguire, con la ricerca di fondi, la costruzione di pozzi in Paesi dove è critico l’accesso all’acqua. Ogni passo di Tommaso potrebbe quindi un giorno avvicinare altre persone nel mondo al loro sogno d’acqua, contribuendo alla costruzione di un pozzo d’acqua nel villaggio di Sophia in Mali. 400 km da compiere, un viaggio che a breve lo porterà all’altro capo del mondo. Tommaso Palo è pronto per questa nuova avventura. Noi, invece, nel nostro piccolo, potremmo cominciare ad avere più rispetto per l’acqua. Il giorno in cui per tutti questa riuscirà ad essere un compagno di vita e non un sogno, allora qualcosa sarà davvero cambiato.
Qui il link per la raccolta fondi per costruire un pozzo nel Villaggio di Sophie in Africa: http://you.findthecure.it/campagne/adamo-atacama-desert-adventure-from-mars-to-ocean/