L’eco della contestazione sovrasta anche il mercato: se ne sta parlando in questi giorni, mentre Insigne incontra Raiola per discutere del suo futuro. Sono ore calde, bollenti e, forse, già decisive. Quattro partite al termine del campionato, si comincia domenica col Cagliari, ma la strada è tracciata, il secondo posto al sicuro, la Champions già aritmeticamente conquistata. Si guarda oltre ciò che sta per accadere, si arriva a giugno, luglio ed agosto, i mesi delle trattative e dei colpi di scena. Potrebbero essercene tanti, per il Napoli, ferito dagli striscioni dei tifosi – non tutti, ovviamente, ma una netta minoranza – e dal gesto di Frosinone, quando Callejon ha raccolto da terra la maglia delle 300 presenze in azzurro che il settore ospiti aveva appena rifiutato. Anche per questo De Laurentiis ha optato per curve a 30 euro col Cagliari, un prezzo decisamente alto per una partita non di cartello. Una risposta o semplicemente un segnale, il suo, per non restar fermo. Si muove anche Insigne, lo fa confrontandosi col nuovo agente, Mino Raiola, e col Napoli. Insigne non è in vendita ma non è neppure nella lista degli incedibili a tutti i costi. Partirà solo di fronte ad un’offerta concreta e allettante. Oggi non ce ne sono, all’orizzonte chissà. Sul campo si esalta Younes, intanto, protagonista a Frosinone e pronto a replicare già domenica. Hamsik, dalla Cina, ha già nostalgia di casa: i compagni non lo capiscono, in campo fa fatica e non bastano i soldi, nove milioni a stagione per tre anni, per avvertire la felicità autentica conosciuta a Napoli.
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Fabio Tarantino
Giornalista e speaker, voce di Radio Punto Zero. Volto di punta del giornalismo in riferimento al Napoli Calcio. Sul nostro canale Instagram ha una sua personalissima rubrica: "Un caffè con...".
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