Ennesima aggressione al personale della Circumvesuviana. Un capotreno è stato colpito da una testata al volto da un viaggiatore al quale aveva chiesto di smettere di fumare e di indossare la mascherina. Secondo quanto riportato da Il Mattino, si tratta di uno straniero privo di documenti e, quindi, non ancora identificato. L’episodio è avvenuto intorno alle 13, all’altezza della stazione di Bellavista, territorio di Portici, sul treno che da Poggiomarino va verso Napoli.
“In questi ultimi 6 mesi sono accadute cose mai viste, ognuno di noi ha vissuto momenti veramente complicati, e il Trasporto Pubblico in Campania non ne è stato da meno. Purtroppo però ad affiancare e peggiorare le normali difficoltà che la vita ai tempi del COVID-19 ci ha portato, c’è stata l’EAV che coi suoi ritardi, coi suoi deragliamenti (3 in 5 mesi), con la sua nuova politica del trasporto, con le sue scelte in materia di gestione del personale, ha contribuito non poco“: denunciava pochi giorni fa il sindacato di settore Orsa.
“I lavoratori, i cittadini e gli utenti hanno il diritto di avere delle certezze quando salgono su un treno o su un bus – continua la nota – Ad essi dobbiamo dare un mezzo di trasporto sicuro, sia in termini di pulizia e sanificazione, che in termini di sicurezza, sia per la loro incolumità fisica, che per la salute o contro la micro delinquenza. Ma ciò non avviene, le centinaia, forse migliaia, di telecamere nulla o quasi possono fare per impedire scippi e rapine, le forze dell’ordine sono assenti ingiustificate, le guardie giurate proteggono il palazzo di direzione e qualche uscita nelle stazioni di Napoli; gli assembramenti si verificano quotidianamente, le mascherine sui treni e bus balneari sono come la chimera e l’esiguo argine che possono fare i lavoratori in servizio è insufficiente; nessuno screening è stato fatto tra il personale per evitare che qualcuno di essi, positivo al COVID ma asintomatico sia, suo malgrado, veicolo inconsapevole di contagio; gli impianti di climatizzazione su treni e bus funzionano poco e male; i ritardi sono abissali, poco o nulla hanno inciso i treni revampizzati arrivati di recente ma i cui guasti quotidiani sono da guinness dei primati“.
“La rete ferroviaria – concludono i sindacalisti – è obsoleta ed è a rischio di cedimenti strutturali che portano poi ai deragliamenti, che sono tutti avvenuti a bassissima velocità e quindi con nessun danno per i viaggiatori. Per questo e per tanti altri motivi il Sindacato OR.S.A. chiederà all’azienda ed alle istituzioni un tavolo di confronto. È il momento di programmare un nuovo tipo di trasporto, in cui il termine pubblico sia al centro del progetto, perché esso deve essere fruibile dalla maggior parte dei Cittadini, per il maggior tempo possibile e nel miglior modo possibile“.