Il sabato sera, in estate, è cosa impegnativa. Sdoganato il sole di giornata, compresa la feroce canicola, si cerca il momento ristoratore. Allora vai in pari col mondo quando ti arriva un invito. È su di un prato all’aperto. La sedia d’ordinanza ti concilia con uno spettacolo teatrale, che da lì a poco andrà in scena. Sono contento, la mia presenza è richiesta da una carissima amica. So che è attrice con tecnica buona e giusta. E poi ad Imma Forcella voglio bene. E già questo basterebbe. Ma io ho avuto il coraggio di arrivare ad opera in corso. Con l’obbligo dell’imprecazione, appena sistematomi, ho compreso di avere, tra le mani e nella mente, il completo filo narrativo. Indiscutibilmente merito della regia.
La commedia “Un medico su misura” è quella del canovaccio degli equivoci. In naturale salsa partenopea. Anche se il soggetto è tratto da un testo d’oltralpe. Insomma un intreccio, inestricabile, di storie e situazioni, a chiaro sfondo d’amore e di adulteri, mai poi consumati. Che paiono ingessate in una catastrofe obbligata. Invece, ed è questa la magia di assoluta pertinenza teatrale, di colpo tutto si scioglie. Le bugie diventano candide dichiarazioni. Le catastrofi sono arcobaleni. La pace uccide il sospetto. E si fa giustizia di ogni dubbio. Tre atti, un attimo. Brava, ma si sapeva, Annamaria Montuori. Il suo ruolo da caratterista è su misura, proprio il caso di dirlo. Ma una menzione d’onore va a tutti gli altri protagonisti, autori della piece: il protagonista Riccardo D’Avanzo, Angela Sanseverino sposa eterea, il superbo Andrea De Carlo, Anna Pecchia in ottima forma, ed ancora un Ernesto Sasso su di giri, l’incisiva Carmela Trionfo nella figura del prezzemolino, ed infine un bravissimo Saverio Corbisiero nel, quanto meno, ondivago ruolo di cameriere affezionato al padrone.
La conclusione di una fresca serata d’arte, d’estate, è stata gradita, sicuramente. Gli astanti, in buon numero, avevano, oramai a luci accese, ancora il residuo di sorriso. Ed è un buon segno. Perciò, mentre si guadagnava l’uscita, tra i commenti d’obbligo, ho pensato: massì! Diciamocela tutta, proprio una bella serata. Abbracci.