“Oggi è il 27 marzo, giorno in cui avremmo voluto riaprire i teatri e i cinema. Ma l’Italia è tutta in zona rossa e arancione e quindi siamo costretti a rinviare il momento che tutti aspettiamo e a sperare che arrivi presto“. A comunicarlo è il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che tempo fa aveva previsto di riaprire tutti i musei e i teatri in zona gialla. L’Italia, purtroppo, ad oggi non presenta alcuna regione gialla e probabilmente ancora per settimane il livello di allerta più basso sarà l’arancione. La data del 27 marzo era stata scelta poichè concomitante con la Giornata Mondiale del Teatro. Il settore della cultura in Italia ha già avuto danni gravissimi dalla pandemia Covid e la ripresa si annuncia difficile per tutti, ma per il teatro in particolare la situazione è drammatica, con 3 aziende su 4 che hanno fatto ricorso ad ammortizzatori sociali e hanno dovuto risolvere i contratti con fornitori e compagnie. A lanciare l’allarme è uno studio SDA Bocconi che sottolinea come il 76,5% dei teatri abbia fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
Molti teatri italiani hanno “celebrato” questa giornata sui social, chi con foto malinconiche chi con messaggi motivazionali. Ogni anno, inoltre, una personalità del mondo del teatro o dello spettacolo, è invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli, in quello che comunemente viene chiamato “il messaggio internazionale”. Quello di quest’anno è stato scritto dall’attrice Helen Mirren:
Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia. La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet. Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo. L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. Non vedo l’ora!