La pandemia ha cambiato la vita di tutti. La vita quotidiana, le nostre abitudini, le nostre tradizioni e i nostri hobbies sono venuti meno. Moltissimi settori ne hanno risentito, soprattutto il settore dello spettacolo. In questi mesi moltissimi spettacoli sono stati cancellati a causa degli spazi ristretti e del pericolo assembramenti. Ancora oggi che siamo ad una settimana dall’inizio del Festival di Sanremo, uno spettacolo che attira sempre moltissime persone provenienti da diverse zone del mondo sarà senza pubblico. Uno spettacolo che ha risonanza non solo italiana ma mondiale e che sarà svolto solo con i big in gara. Proprio per questo Amadeus ha fatto un appello: “sono consapevole di quello che tutti stanno passando: saremo felici di fare Sanremo con platea vuota ma di riuscire a portare ancora la gente al teatro e a cinema”. Amadeus, dopo che la Rai ha cancellato la presenza del pubblico per il Festival, ha anche chiesto di riaprire i teatri e i cinema perché bisogna tornare a vivere pur seguendo tutte le norme previste da protocollo.
Non sono bastate però le sue dichiarazioni, cosicchè moltissimi teatri si sono illuminati per protestare contro la chiusura. “Facciamo luce sul teatro”: è questo il nome dell’iniziativa che si è tenuta a Napoli e non solo, creando “luce” sui teatri cittadini, dal Mercadante al Bellini, passando per l’Augusteo e, naturalmente, il San Carlo. Il flash mob organizzato da UNITA aveva lo scopo di incontrare in qualche modo il motore dello spettacolo: il pubblico. Tutto è stato organizzato con grande senso civico e soprattutto con il massimo rispetto delle norme di sicurezza. Si è trattato di una protesta simbolica affinché si possa capire che c’è bisogno della cultura e c’è bisogno di un barlume di speranza per tutti. Un appello accorato per non dimenticare gli operatori dello spettacolo che purtroppo sono fermi da più di un anno.