Il Milan Femminile è il primo club a presentare un’innovativa policy per la maternità delle sue tesserate, garantendo loro, in maniera formale, una serie di tutele durante la gravidanza e la prima infanzia dei figli, che vanno oltre la normativa vigente.
Secondo il 2017 FIFPRO Global Employment Report, studio globale sulle condizioni di lavoro nel mondo del calcio femminile, solo il 2% delle calciatrici intervistate in quattro continenti aveva figli e il 47% affermava che avrebbe lasciato il calcio per poter iniziare una famiglia. Attraverso questa policy, AC Milan intende supportare le calciatrici e le professioniste degli staff tecnici rossoneri nel proprio percorso di vita, non soltanto professionale, creando un ambiente favorevole per prendere importanti decisioni personali.
In particolare, in aggiunta a ogni tutela già prevista dalla corrente legislazione, il Club garantirà anche: il rinnovo automatico con prolungamento di un anno del contratto alle medesime condizioni economiche per le tesserate, in caso di scadenza contrattuale nella stagione sportiva in cui la gravidanza è iniziata; assistenza per la cura dei figli nelle ore in cui l’atleta è impegnata nell’attività sportiva e supporto per voli, alloggi e altre spese di viaggio per i figli della tesserata che ha condotto la gravidanza o è responsabile unico del minore, insieme a un accompagnatore.
Le calciatrici rossonere potranno inoltre continuare a beneficiare di tutele in ambito di protezione nel corso della gravidanza, remunerazione obbligatoria e rientro in attività, come prestabilito dalla normativa corrente, e in particolare da linee guida FIFA, accordi collettivi AIC e regolamento interno del Club. AC Milan mette inoltre a disposizione delle calciatrici i suoi professionisti e le sue professioniste – delle aree psicopedagogica, fisioterapica e nutrizionale – e si riserva la possibilità di coinvolgere in questo percorso figure specialistiche esterne all’organizzazione.
Per la definizione dei contenuti della policy, AC Milan ha scelto di coinvolgere le calciatrici della sua Prima Squadra e della formazione Primavera in un percorso guidato dall’Area psicopedagogica del Club, attraverso incontri, colloqui e survey. In questa stessa ottica di condivisione, AC Milan continuerà a costruire e modellare la propria offerta, così da garantire la creazione di un ambiente sempre più inclusivo e sicuro per le sue tesserate.
Giorgio Furlani, CEO di AC Milan, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di presentare un progetto tanto importante, che testimonia ancora una volta l’attenzione del Milan a tematiche rilevanti per tutte le persone della famiglia rossonera. Vogliamo che questo nuovo passo sia un’ulteriore motivazione di crescita e sviluppo per tutto il Club, diventando un modello da seguire a livello nazionale e internazionale, contribuendo a rendere il mondo del calcio un ambiente in cui tutti possano sentirsi liberi di prendere decisioni personali importanti”.
Elisabet Spina, Head of Women Football di AC Milan, ha aggiunto: “Il Club ha dimostrato da sempre grande attenzione al benessere delle proprie tesserate, sia a livello professionale che personale. Siamo stati i primi in Italia a versare i contributi previdenziali, ben prima dell’entrata in scena del professionismo, mentre attraverso il manifesto #WeAllAreFootball per mitigare la conflittualità di genere abbiamo contribuito alla definizione di principi, iniziative e interventi concreti sulle infrastrutture del Club. In questo momento, ci accingiamo a dare il via a una nuova stagione nella quale lavoreremo per raggiungere obiettivi importanti, sia dentro che fuori dal campo: siamo entusiasti di inaugurarla attraverso l’introduzione di questa nostra innovativa policy”.