In questo ultimo periodo a Napoli è scoppiata una paradossale situazione, circa 40 persone infatti sono state sfrattate da una palazzina dalle suore del Buon Pastore. Gli “sfrattati”, perlopiù famiglie con donne e bambini, sono state forzatamente allontanate dalle loro sistemazioni in una palazzina abusiva. La polizia è intervenuta la mattina alle prime ore dell’alba, alle 5:00. Indignazione e sgomento tra le famiglie che hanno protestato sia alle porte del Comune che alle porte della palazzina. L’edificio era stato donato alle suore da una nobildonna, che aveva espresso il desiderio di far diventare la palazzina un ostello per le famiglie disagiate; a quanto pare le suore hanno avuto altri progetti. Le famiglie sono state costrette a dormire per strada o in macchina, con bambini al seguito, fino al momento in cui il Comune ha offerto loro una sistemazione in un albergo napoletano pagato dal Comune stesso.
Chi ha portato alla ribalta della cronaca questa notizia è stata Nadia Toffa, inviata del programma tv “Le Iene”. La Iena Toffa ha ascoltato gli sfollati, le suore stesse e le responsabili dell’ordine. Risultato? Un pugno di mosche; la Toffa infatti è stata sballottata tra Roma e Napoli in un meccanismo di “scaricabarile” tipico dei nostri tempi. Primo passo importante, soprattutto grazie alla Iena, è stato quello di dar risalto ad un evento anormale e tragico, soprattutto per quelle famiglie che non hanno più un tetto sopra le loro teste. La notizia ha provocato sgomento e indignazione, soprattutto se si pensa che tra le famiglie e la loro casa si sono contrapposte le suore e la polizia, che dovrebbero garantire sicurezza e solidarietà ai cittadini e ai fedeli.
di Nello Cassese