Giusy Cristiano è una studentessa di psicologia di 28 anni, casertana ma napoletana di adozione. Di gran bella presenza e con un fisico bellissimo, l’aspirante psicologa era arrivata ad una certa fama in queste settimane perchè aveva cominciato una curiosa e provocatoria campagna contro le votazioni per le Regionali. La sua era una sensualissima versione dell’astensionismo: la ragazza, conosciuta sui social come GKey, posava infatti seminuda dinanzi ad una sritta “io non voto”.
Pochi giorni fa l’atto provocatorio della giovane Giusy ha avuto un risvolto violento e inatteso. La studentessa è stata aggredita ed insultata appena fuori la sua abitazione. Dalle ultime rivelazioni, GKey è stata raggiunta verso le 2.30 sotto casa sua; da un’auto sono scesi un uomo e, pare, due donne che hanno cominciato a colpirla con calci e pugni, oltre ad offenderla con insulti con i quali, parafrasando le esclamazioni, la invitavano ad abbandonare gli interessi politici per prendere la via della prostituzione.
Gkey ha più volte affermato che la sua campagna non era una provocazione per indurre la gente a non votare; contrariamente invitava a farlo decidendo coscientemente la persona più adeguata. Anche altre parti d’Europa hanno visto proteste del genere; il più famoso di questi gruppi è il Femen e proprio in riferimento ad esso si è parlato di Giusy Cristiano come la “Femen italiana”. Anche queste donne hanno avuto problemi, perlopiù con i tutori della legge e non con aggressori ignoti nel pieno della notte. Fa riflettere tutto ciò che è accaduto, soprattutto se si pensa che l’imboscata è stata perpetrata anche da donne. La giovane studentessa fortunatamente ha riportato solo dei lividi ma ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
di Nello Cassese