Se mi chiedessero cosa è la passione, io risponderei con un nome : Giginiello. Un nome dalla dimensione così piccola, ma dal significato così grande, che solo chi ha vissuto l’ambiente del Nola Calcio può comprendere. Luigi De Micco, alias “Giginiello“, classe 1953, è al seguito del Nola 1925 da più di 30 anni ormai. Magazziniere, custode, giullare, Giginiello ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per la comunità, calistica e non, di Nola. Molte generazioni di nolani hanno avuto a che fare con lui, sono tanti i calciatori che sono passati per Nola, ma chi conosce davvero la sua storia?
Comincia a collaborare con il Nola occupandosi del settore giovanile. Cresciuto seguendo gli insegnamenti degli altri magazzinieri storici, Romeo (il primo, dopo l’inaugurazione del Comunale nel 1955) e Andrea Napolitano, Giginiello ha preso di diritto un posto nello staff del Nola 1925 e nei cuori dei nolani. Magazziniere da oltre 30 anni, c’era anche quando il Nola ha abbandonato il Comunale di Piazza d’Armi per passare nel 2007 allo Sporting Club. Ed ora è ancora lì, coadiuvato da un altro magazziniere, ma è ancora lì, su quel campo. Perchè a meno di Giginiello non si può fare, perchè nessuno conosce i calciatori come lui.
Tantissime le testimonianze, Giginiello è conosciuto ovunque e chiunque lo abbia incontrato non può che averne un ricordo affettuoso. “Un ragazzo serio, perbene, un gran lavoratore” dice di lui Paolino Russo, storico del Nola Calcio, altra istituzione dell’ambiente calcistico bruniano.
“Giginiello è il personaggio per eccellenza, mi ha accompagnato in tutti gli anni della mia esperienza calcistica a Nola – afferma Franesco Iovino, ora agente FIFA – Anche al Comunale era sempre un punto di riferimento, portava e porta tuttora un’armonia come pochi. E’ il punto di raccordo tra staff, società e calciatori, lui li conosce meglio di tutti. E’ una delle figure più significative della storia del Nola, un punto di riferimento, una persona sempre felice che porta divertimento e sorrisi nell’ambiente. Se ripenso a quei video girati durante il ritiro mi viene la pelle d’oca!”
Sono famose infatti quelle gag, quei siparietti che sono stati immortalati e caricati online. Quei pochi momenti in cui Giginiello era in trasferta: di solito resta alla base, al campo, lì dove ormai c’è casa sua. “Era il ritiro pre-stagionale per il campionato di Eccellenza 2008/2009. Eravamo a Roccaraso, Giginiello restò con noi per 15 giorni – ricorda mister Stefano Liquidato – In quella stagione in cui andammo oltre le aspettative lui fu l’arma in più, la sua gioiosità e le sue battute portarono un’importantissima serenità in tutto l’ambiente. Voglio sottolineare che le sue battute non erano mai a caso, ma sempre sottili. È una persona molto sottovalutata, spesso anche dimenticata dalle amministrazioni che si sono susseguite. Ha, secondo me, ricevuto molto meno di quello che ha dato a Nola. Ho allenato in diverse parti d’Italia e posso assicurare che lui è conosciuto ovunque, Giginiello rappresenta senza mezzi termini la Nola calcistica. Sono ritornato quest’anno a Nola e l’ho trovato identico, sto rivivendo delle emozioni che avevo già vissuto con felicità.”
Giginiello è tutto questo. E’ più che un semplice magazziniere. Chiunque lo conosca o lo abbia conosciuto non può non avere impresso nella mente il modo in cui con solerzia stende i vestiti lavati dei calciatori, o le raccomandazioni che da a chi va a chiedergli in prestito qualcosa dal suo magico stanzino dell’attrezzatura. Lo si vede spesso e volentieri in Piazza a scarrozzare sulla sua bicicletta, in perfetto stile “Don Matteo”, con il suo sorriso sempre stampato in faccia.
Negli intenti di chi scrive c’è per l’appunto la volontà di rendere omaggio ad una persona che a Nola ha dato ben più di quello che ha ricevuto (come ha ben sottolineato mister Liquidato). Spesso si tende a glorificare una persona quando non c’è più, esistono casi come questo invece in cui la memoria e la considerazione devono essere attuali, non postume. Giginiello è il Nola Calcio, un eroe senza superpoteri, un eroe semplice e inconfondibile. È lui il protagonista di questa storia d’amore: una passione tra lui e il Nola 1925 che dura da più di 30 anni.