Il Giro d’Italia è uno degli eventi più rappresentativi dell’Italia intera. L’evento venne istituito dalla Gazzetta dello Sport il 24 agosto 1908 e la prima edizione partì il 13 maggio del 1909. Il primo vincitore fu Luigi Ganna, che si aggiudicò il premio in denaro di 5.250 lire (attualmente sarebbero 100mila euro, ndr) e che, curiosamente, dopo la fatica della vittoria ai giornalisti disse “Mi brucia molto il deretano” in dialetto lombardo.
Da allora il Giro si è sempre corso, ad eccezione delle tragiche parentesi delle due guerre mondiali. Il simbolo più distintivo del Giro, senza dubbio, è la Maglia Rosa, indossata dal leader di classifica generale che cambia in base ai risultati delle tappe. La Maglia rossa, secondo anche quanto riportato da Focus Junior, fu introdotta nel 1931 dal giornalista sportivo Armando Cougnet per omaggiare le pagine della Gazzetta dello Sport. Assieme al rosa furono poi inseriti altri colori speciali: la Maglia Ciclamino (per il corridore con più punti nei traguardi intermedi e sugli arrivi), la Maglia Azzurra (per il corridore con più punti sulle cime), la Maglia Bianca (per il miglior under 25) e la Maglia Nera (per l’ultimo in classifica, ma nelle edizioni dal 1946 al 1951).
Tante, negli anni, sono state le epiche battaglie nel Giro ma anche gli incidenti. Nella prima edizione, ad esempio, Giovanni Rossignoli, terzo classificato nella graduatoria finale, non riuscì a concludere una tappa perché venne investito da un cavallo. Oltre agli incidenti, soprattutto nelle prime edizioni, molti tentavano di barare. E’ il caso, ad esempio, del 1909 quando 4 ciclisti fecero una parte della tappa in treno.
Tanti anche i vincitori storici e un concorrente, in particolare, entrò nella storia perchè fu la prima e unica donna a partecipare. Si trattava di Alfonsina Strada che vi partecipò nel 1924 al culmine di una eroica battaglia sociale per i diritti delle donne nello sport. I corridori che hanno vinto più edizioni sono stati gli italiani Alfredo Binda (1925, 1927, 1928, 1929, 1933) e Fausto Coppi (1940, 1947, 1949, 1952, 1953), oltre al belga Eddy Merckx (1968, 1970, 1972, 1973, 1974).