Lo spray urticante al peperoncino è un mezzo di difesa utilizzato dalle donne per sottrarsi alle aggressioni di cui possono essere vittime. Si tratta di un’arma antiaggressione, ovvero di strumento di difesa che può essere acquistato e portato con sé senza alcuna autorizzazione, purché vengano rispettate le norme di legge. Non necessita di licenza purché la capacità della bomboletta non sia superiore ai 20 ml. La pistola al peperoncino è equivalente allo spray urticante, non è necessario il porto d’armi, essendo uno strumento di difesa legale e può essere utilizzata in qualsiasi ambiente, aperto o chiuso.
Tuttavia è altrettanto vero che lo spray al peperoncino, se usato impropriamente, può far scattare il reato in capo a chi l’ha utilizzato. La Corte di Cassazione ha stabilito quando scatta il reato di lesioni per uso dello spray al peperoncino. Il porto abusivo in luogo pubblico di una bomboletta contenente spray urticante che non rispetti i requisiti previsti dalla legge fa sorgere il reato di porto abusivo d’armi, che punisce con l’arresto da diciotto mesi a tre anni ”chi, fuori della propria abitazione, porta un’arma per cui non è ammessa licenza”.
Nello specifico, gli strumenti di autodifesa devono avere le seguenti caratteristiche: contenere una miscela non superiore a 20 ml; contenere una percentuale di sostanza urticante disciolta non superiore al 10 per cento, con una concentrazione massima di composto chimico irritante (capsaicina e capsaicinoidi) pari al 2,5 per cento; la miscela erogata dal prodotto non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive, tossiche, cancerogene o aggressivi chimici; essere sigillati all’atto della vendita e muniti di un sistema di sicurezza contro l’attivazione accidentale; avere una gittata non superiore a tre metri.
Gli strumenti di autodifesa non conformi alle caratteristiche appena citate sono armi a tutti gli effetti e non possono essere portate con sé, compreso lo spray urticante. Se lo spray al peperoncino possiede le caratteristiche di legge viste nel precedente paragrafo, può far sorgere il reato di lesioni personali se il suo utilizzo non è giustificato dalla legittima difesa.Una sentenza della Corte di Cassazione ha condannato per lesioni personali una donna che, senza un giustificato motivo, ha utilizzato l’arma contro un uomo che non aveva intenzione di aggredirla, causandogli una perdita momentanea della vista. In conclusione, mentre il reato di porto abusivo scatta a prescindere dall’utilizzo, se la bomboletta non rispetta i parametri di legge, il delitto di lesioni personali sorge solo a seguito dell’uso improprio dello strumento.