Una spia russa a Napoli, alla base Nato. Sembra un film hollywoodiano, eppure è la realtà. La storia è stata scoperta e rivelata da un’inchiesta giornalistica durata quasi un anno e condotta dal sito Bellingcat, con il settimanale Der Spiegel, The Insider e con il quotidiano italiano La Repubblica, che rivela i particolari agli italiani nelle ultime ore. Secondo il quotidiano italiano, infatti, ci sarebbe una spia russa, una giovane donna con accessoai circoli frequentati da ufficiali e militari della base Nato di Napoli. I giornalisti usano il nome di fantasia di Maria Adela per identificarla e raccontano di un decennio tra Parigi, Malta, Roma e poi Napoli, facendo poi perdere ad oggi le tracce. Secondo l’inchiesta, ad “incastrare” la spia sarebbe stato il passaporto russo, ovvero uno di quelli della stessa serie speciale utilizzata dagli 007 dell’intelligence militare russa. Nonostante la lunga inchiesta non abbia prodotto dati certi sulla quantità e la qualità di informazioni trafugate, viene sottolineato come questa sia “la più clamorosa operazione di intelligence realizzata da Mosca in Italia”.
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