Si è conclusa il 25 maggio la 77esima edizione del festival del cinema di Cannes, una rassegna cinematografica la cui protagonista è stata la donna: la donna che si ribella, la donna che è capace di dire no, la donna che difende il proprio amore, anche in contrasto alla famiglia di origine. Meryl Streep ha illuminato la prima giornata con una “standing ovation” di diversi minuti, premiata con la Palma d’Oro alla carriera. Semplice ed elegante con un vestito da sera bianco, nel discorso di ringraziamento ha esortato le donne a non arrendersi, dichiarando che la strada per l’eguaglianza è tratta.
Judith Goderecce ha aperto la sezione “Un Certain Regard” con il cortometraggio “Moi Aussi” che parla di sessismo nella società e di violenza sessuale, scuotendo le coscienze dei presenti sul tema. Molto apprezzato è stato il film “Marcello Mio”, dedicato a Marcello Mastroianni, scritto e diretto da Christophe Honoré e interpretato proprio dalla figlia Chiara Mastroianni che nel film dà voce al padre e lo riporta in vita con una somiglianza impressionante. Una commedia trasformista che scivola in una riflessione amara sul mestiere dell’attore e sulle sue ripercussioni intime.
L’unico film italiano in concorso è stato “PARTENOPE” del nostro amato regista Paolo Sorrentino. Il regista prosegue il suo viaggio a ritroso verso la città natale, lasciato in sospeso con “E’ stata la mano di Dio”. In effetti, Sorrentino, traferitosi a Roma in giovane età, ha la nostalgia del rientro alla propria città natale: amore e odio che descrive pedissequamente nel film Partenope. Purtroppo, la pellicola ha dovuto competere con film di altissimo livello e ciò non gli ha consentito di sedersi tra i premiati, nonostante a Parigi ci sia stata una rassegna di film in lingua napoletana e Sorrentino è stato designato quale divulgatore del cinema di Napoli in Francia. Il film uscirà nelle sale in autunno.
La cerimonia di premiazione ha riservato poi diverse sorprese: Palma d’Oro al miglior film “Anora” di Sean Baker, per il quale su Movieplayer Damiano Panettoni ha dato 4 stelle su 5 al film definendolo “una rom-com sexy divertente ed emotiva”. Il premio della giuria è andato a “Emilia Perez” di Jacques Audiard, un musical su una gangster transessuale. Premio per la miglior regia invece a Miguel Gomes per “Grand tour”, film che racconta il viaggio di un uomo attraverso l’Estremo Oriente e della sua fidanzata che cerca di raggiungerlo. Premio speciale a Mohammad Rasoulof per “Il seme del fico sacro”, film che inizialmente si dava per vincitore, considerata la trame e il momento storico, ma che poi è stato superato proprio da “Anora”. La pellicola è una denuncia del regime iraniano, con tante frecciate inviate contro il regime e risulta ancora più efficace perché la storia avviene all’interno di una famiglia di Teheran.
La Presidente della giuria è stata Greta Gerwin,regista del film “Barbie”, film che ha sbancato i botteghini nel 2023. Rappresentante italiano il nostro eclettico attore Pierfrancesco Favino, ormai affermata star internazionale.
Il festival di Cannes è una kermesse mondiale, immaginario e sogno di tutti i registi e gli attori, per i quali essere nominati per le Palme rappresenta l’apice della carriera ed una visibilità illimitata. Questo grande evento dà lavoro a circa 3000 persone tra operatori, macchinisti, registi, un lavoro enorme che ha una macchina organizzativa che comincia in autunno e non smette neanche durante la manifestazione. Per non parlare poi dell’indotto turistico che dà ospitalità a quella marea di personaggi o semplici curiosi che affollano la città durante la kermesse. Quindi non solo evento culturale, ma anche economico e sociale, una vetrina mondiale per le centinaia di attrici ed attori che sfilano sul tappeto rosso.
Non ci resta che attendere l’altro grande evento: il Festival del Cinema di Venezia, evento di casa nostra, sicuramente non secondario a Cannes, che inizierà il 28 agosto e terminerà sabato 7 settembre.