Altra tragedia nel mondo delle forze di polizia e sicurezza. Dopo l’ assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso da un giovane rapinatore statunitense a Roma lo scorso luglio, questa volta a morire in servizio sono stati due poliziotti all’interno della Questura di Trieste. Si tratta dell’agente scelto Pierluigi Rotta e dell’agente semplice Matteo Demenego, il primo (34 anni) di Pozzuoli (Napoli) e il secondo (31 anni) di Velletri (Roma).
Secondo la ricostruzione a sparare sarebbe stato un doninicano di 29 anni con disturbi psichici. Il ragazzo, nella giornata del 4 ottobre, era stato denunciato alla Polizia dal fratello, al quale lo stesso 29enne aveva rivelato il furto di uno scooter. I due erano stati quindi raggiunti dalle volanti della Polizia e accompagnati in Questura.
Dopo un po’ il ragazzo, Alejandro Augusto Stephan Maren, con la scusa di andare in bagno, avrebbe sottratto la pistola a Rotta e tentato la fuga nei corridoi della Questura sparando diversi colpi. La sparatoria è continuata poi in strada, prima che il ragazzo fosse ferito all’inguine e reso inoffensivo. Nel conflitto a fuoco hanno perso la vita Rotta e Demengo, mentre è stato ferito alla mano un terzo poliziotto.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, la famiglia del ragazzo doninicano ha affermato che Alejandro soffrisse di disturbi psichici ma che non fosse seguito da personale degli uffici di igiene mentale del Comune. La Questura sta indagando per ricostruire la dinamica della sparatoria e delinearne le cause, il Sindacato Autonomo di Polizia però ha già denunciato che, secondo le notizie in loro possesso, le fondine delle pistole rubate ai due poliziotti erano vecchie e danneggiate. Maren è stato trasportato in ospedale ma è già stato convalidato l’arresto in carcere.