I musulmani che vivono a Marigliano hanno deciso di scendere in campo con un’iniziativa di solidarietà a sostegno delle istituzioni locali impegnate nella lotta alla pandemia da Coronavirus. Una delegazione dell’associazione Culturale Islamica Ar-Rayan di Marigliano ha incontrato il sindaco Antonio Carpino per consegnargli una somma di danaro raccolta tra i suoi membri come segno di solidarietà per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
La Comunità islamica di Marigliano, guidata dall’Imam Salah Gamdi, è costituita, prevalentemente, da immigrati magrebini e nordafricani che lavorano nel settore agricolo, nell’edilizia e nel commercio ambulante, che a causa dell’emergenza COVID-19, stanno risentendo fortemente del prolungato periodo di lockdown. L’emergenza sanitaria Covid ha fatto nascere misure straordinarie per far fronte alle necessità e alle situazioni. La Croce Rossa di Napoli, ad esempio, con un gesto significativo di solidarietà e fratellanza nei confronti della comunità islamica di Marigliano che, da settimane, non poteva approvvigionare le famiglie di carne “Halal”, ovvero preparata secondo le norme della legge islamica, ha aiutato l’Imam che ha raccolto la richiesta di oltre trenta famiglie che non avevano più la possibilità di uscire dal comune di appartenenza per rifornirsi nelle macellerie dotate di questa carne e ha quindi reso possibile il ritiro degli alimenti. Il sindaco di Marigliano si è rivelato attento ad instaurare un dialogo e una collaborazione con la comunità islamica, favorendo momenti di incontro e di integrazione. Significativo il suo intervento di solidarietà, per assicurare il trasferimento e la sepoltura di un cittadino di origine marocchina a Bari che è stato gradito dalla comunità islamica locale. Questo il commento del presidente della Federazione Islamica della Campania, Abdullah Massimo Cozzolino:
Nonostante lo stop per le attività commerciali e le difficoltà registrate per il pagamento del fitto di locazione della moschea di via Nicotera, chiusa in seguito al DCPM, abbiamo deciso di non far mancare, nei limiti delle proprie possibilità, il proprio sostegno a favore delle persone più deboli colpite dal Covid-19, recependo l’appello della Confederazione islamica italiana a livello nazionale a aiutarsi l’un l’altro nella carità. Molti giovani della comunità islamica hanno messo a disposizione il loro tempo per renderlo un tempo di valore per tutta intera la comunità in cui vivono e questo è un chiaro segnale di gratitudine dei migranti per la città che li ha accolti.