“Se riusciamo a coinvolgere ancor di più il territorio, i nostri comitati regionali, allora avremo una grande mano per far crescere il movimento. La vittoria del campionato europeo femminile giocato in Italia, non a caso, è stata una grande spinta. Abbiamo tecnici di primo ordine nel maschile e nel femminile, se riuscissimo a coinvolgere i territori sarebbe una svolta fondamentale per la crescita“. Lo afferma Guido Pasciari in diretta su Rai 2 in occasione della gara di sitting volley alle Paralimpiadi di Parigi tra Italia e Cina. Nolano DOC, Pasciari è attualmente presidente della Federazione campana della Pallavolo, oltre ad essere coordinatore delle dei team in nazionale di sitting volley e vicepresidente del paravolley europeo.
Il sitting volley, attualmente unica disciplina a squadre della spedizione italiana alle paralimpiadi di Parigi, è uno sport inclusivo derivato dalla pallavolo, introdotto nei Paesi Bassi nel 1956/57 come disciplina adattata per la pratica sportiva delle persone con disabilità. Consiste in una pallavolo giocata stando seduti sul pavimento, con il campo più piccolo e con la rete più bassa e possono parteciparvi, seppur in numero ridotto, anche atleti normodotati. Il sitting volley italiano deve tanto al movimento locale di Nola. I bruniani, infatti, sono stati più cinque volte campioni nazionali e di coppa con la squadra maschile ed hanno ottenuto importanti risultati con quella femminile. Da anni, grazie al lavoro del Nola Città dei Gigli asd, guidato proprio dal dirigente Guido Pasciari e dalla moglie Elvezia Chiacchiaro, il Nola ha fornito diversi atleti alle compagini nazionali impegnate negli impegni internazionali. Attualmente, tra le file della nazionale femminile, alla sua seconda paralimpiade consecutiva, figura anche Alessandra Moggio, giocatrice del Nola e la più giovane del team di sitting.
“Il movimento del sitting volley nasce a Nola in contemporanea con la creazione in Italia – racconta Pasciari – Da vecchio allenatore di pallavolo, ebbi questa intuizione, mi innamorai di questo sport e lo portai nella mia città dopo aver partecipato ad un corso con mia figlia e mio genero. La federazione poi mi diede l’incarico di allenare la nazionale femminile che però non esisteva, costruimmo da zero la squadra e la guidai per quasi due anni. Dopo questo periodo decisi di passare in dirigenza e scelsi uno degli allenatori più importanti al mondo, Amauri Ribeiro. Attualmente l’Italia maschile è all’ottavo posto, ancora un piccolo passo indietro alle corazzate Bosnia e Croazia, per citarne due. Il team femminile, invece, ha vinto gli Europei nel 2023. La nazionale maschile, inoltre, comprende molti atleti proprio del Nola, tra cui Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra, Fabio Marsiliani, Emanuele Di Ielsi, Salvatore Striano. Da qualche anno proprio il team maschile di Nola è sbarcato anche in Europa, dopo aver vinto scudetti, coppe e supercoppe in Italia, arrivando quarti in Champions ed ospitando per questo periodo nella rosa uno degli atleti più importanti a livello nazionale, l’ungherese Robert Kertesz. In Italia – sottolinea Pasciari, raccontando l’evoluzione del movimento – il sitting coinvolge per ora sia normodotati e atleti con disabilità, mentre all’estero le rose sono formato perlopiù da atleti disabili. Ora siamo alle Paralimpiadi ma, a dire il vero, siamo stati un po’ sfortunati col sorteggio, avendo incontrato subito USA e Cina, le due finaliste della scorsa edizione. Le ragazze sicuramente daranno il loro massimo apporto. Se dovesse andar male – conclude – puntiamo a bissare il risultato della scorsa paralimpiade, il quinto posto a Tokyo“.