Cosa sono i siti UNESCO?. Questi luoghi sono considerati posti dalla bellezza unica e da visitare almeno una volta nella vita per le loro straordinarie peculiarità. Sono considerati patrimonio dell’umanità (in inglese World Heritage Site o WHS) registrati nella lista del patrimonio mondiale o World Heritage List. A Gennaio 2023 erano presenti 1.157 siti UNESCO sparsi in 167 nazioni di ogni parte del globo e con ben 58 WHS, la nazione con il maggiore numero è l’Italia (QUI la lista di tutti i siti). A livello globale, ogni anno vengono aggiunti dai 20 ai 30 siti di media, ed al momento più della metà dei siti patrimonio dell’umanità si trova in Europa. Tranne che in Antartide, troviamo siti UNESCO in tutti i continenti: da Machu Picchu in Perù alle Barriere Coralline del Belize, passando per la città vecchia di Dubrovnik e le rive del Danubio a Budapest (QUI la liste dei più belli a livello mondiale).
L’Italia ha tanti siti che superano anche i 10 milioni di visitatori annui e le 5 località più visitate in Italia sono proprio siti UNESCO: il Colosseo, Pompei, gli Uffizi, la Galleria dell’Accademia a Firenze e del Castel Sant’Angelo a Roma. La Regione italiana con più siti UNESCO è la Lombardia, anche se molti non lo sanno. Più noti, infatti, sono i siti della Campania. Tra beni materiali e immateriali, la Campania può vantare ben dodici elementi riconosciuti quali patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. I beni materiali Unesco campani, ammirati in tutto il mondo, sono sei: il Centro Storico di Napoli; il Palazzo Reale di Caserta con il Parco, l’Acquedotto vanvitelliano ed il Complesso di S. Leucio; la Costiera Amalfitana; il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; il Complesso monumentale di Santa Sofia a Benevento; l’area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (l’antica Oplontis). Per quanto riguarda il patrimonio immateriale, sono iscritti nella World Heritage List Unesco: La Dieta Mediterranea, L’arte del pizzaiuolo napoletano; I Gigli di Nola, la Transumanza, L’arte dei muretti a secco, La Cerca e cavatura del tartufo.