Jannik Sinner a 22 anni ha già scritto pagine della storia del tennis italiano entrando di diritto nella top ten storica. Ma chi ha scritto assieme a lui la storia del tennis del Belpaese?
Sicuramente non possiamo non citare Nicola Pietrangeli, considerato dai più come il miglior tennista italiano di sempre. Attivo prima dell’avvento dell’era Open, ha occupato nel 1959 e nel 1960 la posizione numero 3 nel ranking, anni in cui vinse due edizioni del Roland Garros ed ottenne l’accesso alla semifinale a Wimbledon. Ad oggi è il tennista italiano più vincente con 44 tornei conquistati in carriera, successi che gli sono valsi (unico italiano, ndr) l’inserimento nella Tennis Hall of Fame.
E come dimenticarsi di Adriano Panatta? Assieme a Pietrangeli, è forse il tennista più iconico per il nostro Paese. Protagonista della vittoria in Coppa Davis nel 1976, ha vinto dieci tornei, tra cui il Roland Garros proprio nel 1976.
Della stessa generazione fanno parte poi Corrado Barazzutti, attuale allenatore di Fognini, e Paolo Bertolucci. Nel corso degli anni Settanta hanno avuto il maggior successo, diventando anche protagonisti della famosa Coppa Davis del 1976. Barazzutti ha occupato il settimo posto nel ranking Atp, vincendo cinque tornei Atp. Bertolucci ha vinti invece sei tornei Atp arrivando anche alla dodicesima posizione nel ranking.
Di una generazione intermedia sono Omar Camporese e Andrea Gaudenzi, in attività tra gli anni ’80 e l’inizio degli anni 2000. Entrambi sono arrivati al diciottesimo posto nel ranking Atp: Camporese ha vinto due titoli Atp, Gaudenzi invece tre.
Nella generazione dopo il 2000, invece, spiccano diversi nomi apprezzati e amati dal pubblico italiano: Fabio Fognini, Andreas Seppi, Filippo Volandri, Matteo Berrettini. Fognini, arrivato anche al numero 9 in ranking, ha vinto 9 tornei ma avrebbe potuto avere una carriera ancor più brillante; Andreas Seppi ha vinto tre tornei su tre superfici diverse ed è arrivato al numero 18 del ranking; Matteo Volandri, allenatore della Nazionale italiana in Coppa Davis, è arrivato al numero 25 vincendo anche due tornei; Matteo Berrettini, infine, negli ultimi anni aveva ottenuto risultati importanti che lo avevano portato al numero 6, dopo essere diventato l’unico italiano a raggiungere una finale Wimbledon e aver vinto 6 tornei, è ancora in attività ma ultimamente è stato falcidiato dagli infortuni.
Anche sul lato femminile, tuttavia, l’Italia ha raggiunto importanti risultati ed è giusto citare alcune atlete importanti. Due su tutte: Francesca Schiavone, vincitrice del Roland Garros nel 2010, e Flavia Pennetta, vittoriosa in finale nel 2015 agli US Open contro un’altra stella del tennis femminile, Roberta Vinci.