Una forma di autismo particolare, che la medicina ha riconosciuto tardi. Malgrado oggi, alla luce delle nuove scoperte avvenute( nel secolo scorso) si pensa che molti geni del passato siano state vittime di questa malattia: come Mozart, Einstein , Isaac Newton, il matematico Alan Turing.
La prima a identificare la malattia fu la neurologa russa Ewa Ssucharewa (1891-1981), osservando nell’Ospedale di Vienna, il comportamento di alcuni bambini che presentavano tutti gli stessi disturbi.
Tali disturbi erano: marcati problemi di comunicazione e quindi di socializzazione con gli altri bambini, movimenti goffi e chiusura totale agli altri. Ma queste carenze non impedivano loro di dedicarsi con grande concentrazione ai loro interessi, che spaziavano dalla lettura, alla scienza, al collezionismo, agli animali, alla natura ecc.
Il medico austriaco Hans Asperger, con i suoi studi, approfondì questo disturbo, rilevando quanto questi bambini compensavano la loro quasi impossibilità a comunicare con una grande capacità di diventare “geniali”, nelle materie alle quali dedicavano tutto il loro tempo. Ma gli studi di Asperger, non furono riconosciuti, solo dopo la sua morte, la ricercatrice Lorna Wing nel 1981, fece riscoprire alla comunità scientifica gli scritti di Asperger, e battezzare col suo nome, la sindrome da lui studiata.
Ma ancora c’è molto da scoprire su questo disturbo, individuabile sin da bambini. Un disturbo più diffuso di quello che sembra. Che proprio per questo avrebbe bisogno di essere conosciuto di più affinché le famiglie e i bambini che ne soffrono, possano avere un adeguato supporto, e non sentirsi abbandonati a loro stessi.
Per questo motivo a questa sindrome è stata dedicata una giornata, il 18 febbraio, data di nascita dello psichiatra Hans Asperger, che più di tutti contribuì con i suoi studi a definirla