Il sindacato Siva torna nuovamente sull’annosa questione del mercato rionale di Nola. Ancora una volta a parlare è Felice Califano, presidente regionale del Sindacato Italiano Venditori Ambulanti: “Dall’intervento di Antonio Vitale, capo-delegazione della SIVA, messo a verbale nell’incontro del 3 ottobre scorso, era fuoriuscita la proposta ed i suggerimenti che evitano il dilapidare del danaro pubblico. Al fine di evitare una distrazione di fondi ed un danno erariale per l’Ente, riformulo l’appello ad individuare, in via provvisoria, strade e piazze del centro storico, come Piazza Duomo, essendo stata utilizzata per un intero mese per i festeggiamenti del Giglio per cui è ottimamente utilizzabile, anche se transitoriamente, insieme ad altre Piazze o strade limitrofe per il mercato settimanale con l’assegnazione dei posteggi agli operatori con autorizzazioni aventi data di primo rilascio antecedente al 21 gennaio 2000 oppure con subingresso ad altro soggetto in possesso, a sua volta, di Autorizzazione rilasciata entro il 20 gennaio 2000“.
“Terminati i lavori nelle aree scelte per l’allocazione definitiva del mercato – continua Califano – si potrà ritrasferire gli assegnatari dell’area provvisoria, tenendo in dovuto conto di quanto riportato sulle Autorizzazioni ed indire un Bando pubblico per l’assegnazione dei posteggi avanzati assegnando tra i criteri di precedenza 40 punti di premialità agli operatori che dimostrano di aver frequentato, comunque, il mercato in Piazza d’Armi. Ovviamente, bisogna prevedere sempre la separazione netta del settore alimentare dal settore non alimentare, come previsto dalla legge; inoltre, sarebbe buona cosa allocare, per motivi igienico-sanitari, i posteggi non alimentari dell’usato il più lontano possibile dagli alimentari. Per la delocalizzazione provvisoria, in attesa della definitiva assegnazione, ritengo opportuno risuggerire i seguenti criteri, per l’assegnazione dei posteggi nell’area provvisoria: anzianità della professionalità acquisita dall’imprenditore nel mercato alla data della prima autorizzazione intestata allo stesso); garanzia del fronte espositivo; garanzia della superficie assegnata riportata nell’autorizzazione tenendo presente delle precedenti posizioni ad angolo ed in caso di assenza di angoli nella nuova area, prevedendo una premialità compensativa ad esempio il raddoppio dell’anzianità prevista alla lettera. In caso di scarsità della superficie totale dell’area, poi, bisogna prevedere un limite massimo dei posteggi in 78 mq. In ogni caso, bisogna tener presente che, i posteggi devono avere un fronte espositivo non inferiore ad un metro in più della lunghezza dell’autoveicolo, intestato alla ditta o con contratto di leasing, non inferiore all’ampiezza della tenda automatica omologata. Bisognerò favorire, nei limiti delle possibilità, l’accorpamento dei posteggi intestati alla stessa ditta, se estro i limiti di legge“.
“Suggerisco, inoltre – conclude Califano – di non prevedere certificati della Camera di Commercio o di altri Enti pubblici, in quanto vietato dalla legge, certificazione della regolarità contributiva, in quanto per una recentissima legge regionale i Comuni possono chiederla a partire dal 1 gennaio 2026, questo, ovviamente, non centra niente sul controllo del pagamento dei tributi comunali che possono essere sempre chiesti entro il 31 dicembre del V° anno successivo al dovuto. Queste segnalazioni le ritengo necessarie in quanto il Comune ha vigente un ultra-ventennale regolamento per il commercio su aree pubbliche che è obsoleto, adottato con Delibera di Consiglio comunale n. 61 del 28 dicembre 2001, non avendo l’Ente ottemperato a quanto previsto dalla legge regionale n. 1/2014 e neanche a quanto previsto dalla vigente legge regionale n. 7/2020 che prevedeva l’adeguamento del regolamento entro l’8 novembre 2020. Per quanto riguarda le aree previste, dall’Amministrazione comunale, per la delocalizzazione provvisoria del mercato, ritengo opportuno evidenziare che, essendo aree di mercati in sede propria, devono avere una propria rete fognaria dotata di apposite caditoie atte a trattenere il materiale grossolano, con esito finale idoneo secondo la normativa vigente, una pavimentazione con strato di finitura compatto con idonea pendenza, per cui tempi molto più lunghi per la riapertura del mercato, anche se provvisoria ed a settimane alternate, rispetto alla mia proposta di mercato su strade o piazza, dove non si devono fare lavori particolari. Con rammarico sottolineo che queste ripetute indecisioni ed incertezze dell’Amministrazione sono state causa di sei mesi di non lavoro per gli operatori“.