Quella che va concludendosi é stata probabilmente la settimana più difficile per il Giorno giallo-verde. L’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega è parsa vacillare a causa delle posizioni completamente opposte riguardo la TAV. Di fronte a imminenti scadenze, il Governo si è riunito per decidere sul da farsi. Salvini vuole realizzare la TAV, Di Maio non può cedere anche su questo punto, e almeno per ora pare fermo nel dire no all’opera. Conte si è calato nel ruolo di mediatore, anche se la Lega ha avuto qualche lamentela sul ruolo del Presidente del Consiglio, troppo vicino al Movimento su questo tema. Per ora il risultato è uno stallo. Chi delle due parti abbia vinto (politicamente) non si può ancora dire, fatto sta che la TAV per ora non si ferma, ma rallenta. La TELT, società che gestisce la realizzazione dell’opera, domani si riunisce per mettere a bando 2,3 miliardi di euro.
Questa é stata anche la settimana del Reddito di Cittadinanza. Lunedí 6 marzo è iniziata la rivoluzione, come l’ha definita Di Maio, e in tre giorni sono state 122mila le domande presentate presso uffici postali e CAF. Questa prima finestra per le domande durerà fino al 31 marzo. Non è ancora partita invece la procedura di selezione dei navigator, le nuove figure che si dovranno occupare dell’erogazione del RdC e della ricerca delle opportunità di lavoro. Il Movimento 5 Stelle punta moltissimo sugli esiti di questa misura, suo storico cavallo di battaglia, nonché principale misura di politica economica messa in campo dal governo.
Le primarie del PD di domenica scorsa sono state vinte da Nicola Zingaretti. Con circa il 66%, la sua é stata una vittoria netta, che rappresenta una discontinuità con la precedente leadership renziana. Sconfitti Martina e Giachetti, che immediatamente hanno riconosciuto la vittoria di Zingaretti, augurandogli buon lavoro. La prima sfida sarà la campagna elettorale per le europee, con un PD dato in leggera ripresa nei sondaggi, intorno al 19%.