Quando una moda supera il limite dell’umanità e della decenza, sconfina in una folle-mania che si dovrebbe far rientrare nel quadro di una patologia psichica che andrebbe curata.
Si tratta del cosiddetto selfie with homeless, ossia la tendenza che si sta diffondendo di farsi fotografare con i senzatetto, assumendo spesso e volentieri pose goliardiche, del tutto incuranti delle condizioni drammatiche in cui si trovano queste persone, che dormono sui marciapiedi o sulle panchine e che vivono vagabondando affamati per le città.
Nessuna compassione sfiora questi selfisti dell’ultima ora, che al contrario si fanno fotografare spesso in pose indecenti: c’è chi fa il segno della vittoria, o qualche altra smorfia con il viso.
E poi come se niente fosse, postano queste foto, commentandole con espressioni di sfottò, risate e prese in giro.
Il web è indignato, non solo i perbenisti, ma la comunità intera.
Tutti sono d’accordo che, sì il divertimento và bene, ma non sulla pelle di gente che soffre e che forse proprio per questo, è vista da questi nuovi selfisti, come oggetti da collezionare nella loro giungla degli orrori