Il Parlamento è riuscito ad approvare il Decreto Legge sulla scuola. La maggioranza è riuscita a portare a casa il provvedimento, con 245 voti favorevoli. Un’approvazione che ha rischiato di non vedere la luce a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione. A partire da giovedì sera la Lega ha iniziato una serie di interventi sull’ordine del giorno, con l’obiettivo di portare la seduta a domani, data di scadenza per la conversione del decreto legge. Una mossa che puntava a mettere ulteriormente in difficoltà il ministro dell’istruzione Azzolina, spingendolo alle dimissioni.
L’approvazione del decreto ha permesso di mettere in sicurezza quanto previsto per lo svolgimento degli esami di stato. Le prove sono state modificate per la situazione d’emergenza e gli studenti sosterranno soltanto il colloquio orale. Altra novità contenuta dal decreto è il ritorno al sistema di giudizi descrittivi, rispetto a quello in decimi, per la scuola primaria.
Inserite anche novità per il concorso straordinario previsto nei prossimi mesi. Cambia la prova scritta che non sarà più con crocette ma a risposte aperte.
Per quanto riguarda le graduatorie di II e III fascia, utili ai fini delle supplenze, si passerà ad un nuovo sistema. Non più graduatorie di istituto ma provinciali: i candidati dovranno quindi selezionare soltanto la provincia in cui essere inseriti e non più un numero ristretto di istituti scolastici.
Ora il lavoro del ministro e del governo si sposta su settembre. Bisogna iniziare già a pensare a tutte le soluzioni per il rientro a scuola, dalle misure di distanziamento all’edilizia scolastica da adeguare alle nuove necessità.