Domenica di disordini e di caos per il calcio dilettantistico campano. Al Marcello Torre di Pagani si giocava Paganese-Casertana per il girone G di Serie D. I padroni di casa primi, gli ospiti quinti. La gara si è conclusa con la vittoria della Paganese ma in strada si sono registrati gli ennesimi scontri tra ultras per una gara di calcio in Campania che hanno provocato, tra l’altro, l’incendio di un pullman utilizzato dai tifosi casertani, colpito probabilmente da una torcia andata a contatto con i sistemi elettrici del bus.
In serata è poi arrivato un comunicato della Casertana: “La Casertana FC condanna profondamente gli atti di violenza perpetrati nelle vicinanze dello stadio Marcello Torre di Pagani nell’immediato pre-partita ed oltre. Scene raccapriccianti che cozzano con quello che è il nostro modo di intendere calcio e per il quale ci siamo sempre battuti. Abbiamo assistito impotenti, con profondo dolore, alle tante immagini e testimonianze che si susseguivano mentre la nostra squadra si preparava a scendere in campo e lungo tutta la gara. In occasione di una partita di cartello, in cui i valori tecnici e l’importanza delle due piazze avevano catturato l’attenzione di media di rilevanza nazionale, avremmo voluto ben altro spettacolo. Spettacolo che in campo le due squadre hanno garantito e che, purtroppo, è stato negato a tanti nostri tifosi costretti a tornare a casa o a restare lontano dallo stadio in seguito all’incendio del pullman su cui viaggiavano. Ed è ancor di più inaccettabile che tali scene di terrore siano state vissute sulla propria pelle anche da famiglie e giovanissimi tifosi che avevano il solo desiderio di assistere ad una gara importante per la propria squadra. Non devono essere solo episodi di questo tipo a porre l’attenzione sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico. Confidiamo negli organi preposti affinche’ individuino gli autori di tali atti vili e vergognosi. La Casertana FC, nel contempo, ringrazia la società Paganese Calcio per l’accoglienza riservata ai propri dirigenti e tesserati, nel segno di quel rispetto che ha sempre regnato tra le nostre società“.