È bastata un’inchiesta per far partire un’indagine che potrebbe abbattere un simbolo della magistratura italiano, ovvero il Consiglio Superiore della Magistratura. Negli ultimi giorni molti sono i nomi che sono stati citati, molte le personalità che rischiano di finire nel vortice di corruzione che si sarebbe generato all’interno del CSM.
Il tutto è cominciato dopo lo sviluppo dell’inchiesta su Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati ed ex membro proprio del CSM. Palamara sarebbe accusato di aver ricevuto soldi e regali dalle lobby per influenzare determinate sentenze. Inoltre, secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di forzare la scelta del nuovo Procuratore di Roma e di quello di Perugia, procura deputata proprio alla sua inchiesta. Diverse le personalità che dai primi risultati investigativi sembrerebbero aver intessuto con Palamara dei rapporti, uno su tutti l’ex Ministro dello Sport del Governo Gentiloni, Luca Lotti.
Le indagini sono ancora in corso e nulla è stato ancora pienamente confermato, tuttavia sta emergendo uno scenario in cui, così come in politica, anche le associazioni di magistrati sembrano darsi battaglia per il potere negli organi importanti della magistratura. Nel frattempo 5 membri si sono autosospesi nell’attesa che si faccia luce sul loro coinvolgimento.