All’indomani dell’assembramento per i fatti di Saviano la politica dell’Agro Nolano torna a spaccarsi, con diversi “j’accuse” e rimpalli di responsabilità.
“Quello che è successo stamattina a Saviano è a dir poco assurdo: il modo peggiore per dare l’ultimo saluto ad una persona che ha lottato fino all’ultimo contro questo maledetto Covid. Chiedo un intervento immediato del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, affinchè si ponga un argine per rimediare alle possibili gravi conseguenze di questo assembramento di massa“, così aveva commentato l’ex deputato ed ora sindaco di Camposano Francesco Barbato, primo a condannare pubblicamente l’accaduto tra i tanti cittadini del Nolano che poi hanno provveduto a stigmatizzare gli eventi di alcune ore prima.
Due i bersagli principali delle accuse, cioè le amministrazioni di Nola e di Saviano. Il vicesindaco di Saviano, Carmine Addeo, ha affermato a diversi organi di stampa che la manifestazione nei pressi delle Casa Comunale, è stata organizzata spontaneamente dai cittadini e senza alcuna intercessione comunale, anche se le immagini di palloncini, strisce divisorie ai bordi del marciapiede e musica in prima fila fanno sorgere più di un ragionevole dubbio.
Il sindaco Minieri, invece, era presente all’ospedale di Nola per una cerimonia di commemorazione organizzata dall’Agenzia di sviluppo Area Nolana ma, arrivato nello spiazzale il feretro, si è creato un nuovo assembramento. “La manifestazione all’ospedale, sobria e privata, è stata fatta unicamente alla presenza dei medici e protezione civile, con le dovute misure cautelative e senza la presenza del feretro (la salma è arrivata dopo il saluto fatto con la mia partecipazione), inoltre diversa è la situazione creatasi a Saviano“, ha affermato il sindaco nolano, a cui a fatto poi eco il commento su Ilcazziblog del sindaco di Marigliano Antonio Carpino: “Avremmo voluto deporre una corona di fiori all’ingresso dell’ospedale in mattinata in segno di gratitudine per il suo lavoro che gli è costato la vita. Ci siamo confrontati con la Prefettura e non essendoci le condizioni per una dimostrazione collettiva abbiamo delegato Minieri. Tutto qui. Il sindaco di Nola si è recato al nosocomio nolano alle dieci ed è stato per pochi minuti, giusto il tempo del ricordo alla presenza di qualche rappresentante delle forze dell’ordine e di qualche medico che è sceso nell’atrio. Quello che è successo dopo con l’arrivo della bara, alle undici e trenta, non era contemplato da nessuna parte nè mi risultano autorizzazioni a riguardo. Occorre fare chiarezza e confido in tutte le verifiche“.
L’opposizione nolana ha però risposto piccata nelle ultime ore: “Volevamo evitare di esporci visto che al centro della discussione c’è la dipartita di una persona anche a noi cara, ma purtroppo siamo costretti a smentire ancora una volta il sindaco Gaetano Minieri, il quale ieri ha dichiarato che al momento dell’arrivo del feretro non era presente presso l’ospedale di Nola, contrariamente a quanto emerge dai video. Ora chiediamo al solerte governatore Vincenzo De Luca di conoscere il motivo per il quale non ha preso alcun provvedimento immediato, di natura precauzionale, nei confronti di tutti i presenti – molti dei quali politici ed operatori sanitari – alla cerimonia svoltasi presso l’ospedale di Nola, dove è stata fatto transitare il feretro proveniente dall’ospedale di Avellino, determinando una situazione di grave pericolo per la salute dei cittadini“.
Il rapporto tra le due fazioni politiche a Nola nei mesi scorsi non è mai stato idilliaco e un mese fa Minieri era già stato attaccato ed aveva risposto a diverse polemiche postando la lettera della Buttol per la gestione dei rifiuti per i cittadini positivi da Covid: “Per il gruppo di opposizione, che in 30 giorni di emergenza ha solo polemizzato e non ha neanche fatto una telefonata per offrire la propria collaborazione“. Beccato nuovamente dall’opposizione, che aveva condiviso un articolo che parlava del più alto tasso di positivi in Campania a Nola, il primo cittadino aveva risposto dicendo che l’analisi era fuorviante in quanto i dati si riferivano ai tamponi analizzati dall’ospedale e non a quelli di cittadini positivi a Nola.
Duro anche il commento del prefetto di Napoli e del governatore De Luca, che ha chiuso Saviano per 7 giorni, mentre l’on. Luigi Iovino ha annunciato un’interrogazione parlamentare. L’augurio è che le responsabilità di chi ha sbagliato vengano vagliate dalle autorità deputate a farlo, con analisi di documenti ufficiali e materiale video; la politica mai come ora ha bisogno di unità d’intenti e collaborazione. Non solo Nola e Saviano ne hanno bisogno ma l’intera comunità dell’Agro Nolano.