“Il nostro grido è stato accolto da una parte dello Stato: magistratura e forze dell’ordine con azioni concrete e visibili sono impegnate nel ripristino della legalità sul territorio di Torre Annunziata, così non possiamo affermare per l’Amministrazione comunale. Non sono servite a nulla, le sollecitazioni, gli incontri, l’ultimo il 12 ottobre, constatiamo il totale immobilismo del Comune. Avevamo esercitato, nonostante tutto, un’apertura di credito su tre punti: Vigili urbani, beni confiscati e impianto di videosorveglianza. Registriamo che puntualmente gli impegni sono stati disattesi, i tempi si allungano ed i risultati tardano ad arrivare. La paralisi amministrativa è totale. Nel frattempo nuove inchieste giudiziarie colpiscono il Comune mentre la Commissione d’accesso indaga. Prendiamo atto che il sindaco ed i componenti della giunta non sono interlocutori affidabili, auspichiamo che quanto prima Torre Annunziata volti pagina. Il tempo è scaduto. C’è una città che ha bisogno di una nuova classe dirigente e di politici all’altezza delle sfide del futuro”. Lo afferma in una nota il Comitato di liberazione dalla camorra di Torre Annunziata.
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