Lo Scudo di Garibaldi torna a casa. L’opera d’arte, dono del popolo palermitano all’Eroe dei Due Mondi dopo il famoso sbarco siciliano, era stato donato dallo stesso Garibaldi alla città di Roma, che prima lo custodì nel Museo Capitolino e poi nel Museo Nazionale del Risorgimento. Non sono ancora chiare le dinamiche della scomparsa ma i carabinieri lo hanno ritrovato dopo quasi 20 anni a casa di un architetto romano. Il ritrovamento è avvenuto grazie ai militari del Reparto Operativo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e della Stazione di Roma-Gianicolense.
L’opera è in bronzo e pesa circa 50 kg, fu realizzata da Antonio Ximenes e, al centro, al posto del brocchetto che serviva per colpire il nemico, campeggia l’effige di Garibaldi. Tutto intorno una corona di quercia cinta da un nastro sulle cui foglie sono incise le principali battaglie combattute da Garibaldi, da Montevideo e Digione. Lo scudo è diviso in otto raggi ed è adornato una corona d’alloro con incisi tutti i nomi dei “Mille di Marsala“.