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“Elogio dell’imperfezione” è un libro che percorre, in modo autobiografico, la vita di una delle donne più importanti nella storia nel contesto contemporaneo, Rita Levi Montalcini. Determinante soprattutto nell’ambito scientifico, Levi Montalcini sfida le ostilità di una società ancora chiusa nel maschilismo più assurdo, diventando ben presto medico. Il libro traccia il suo percorso immergendolo in un novecento intriso di problematiche politiche e leggi razziali a cavallo tra le guerre. La scienza, in questo scenario, rappresenta ai suoi occhi un modo per evadere e un appiglio di salvezza che le permetta di cercare una soluzione efficace in queste dinamiche. Nonostante queste caratteristiche, il libro esamina il sentimento legato all’imperfezione, intravista non come un difetto, ma come un marchio di fabbrica appartenente a tutti gli esseri umani, che spesso indica la strada più giusta da percorrere in questa vita. Per tirare le somme, quindi, l’imperfezione nelle pagine del libro è trattata come nessuno potrebbe aspettarsi: un qualcosa che rende speciali e unici.