Due feriti, un tifoso ed un carabiniere, un pullman distrutto e partita sospesa. E’ il bilancio del derby campano di Coppa Italia-Eccellenza andato in scena a Sant’Antonio Abate tra i locali e l’Ercolanese. La vicenda, ancora in fase di analisi, è stata raccontata dalle due società.
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“Prendiamo le distanze dalle orrende scene di violenza viste oggi allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate – afferma l’Ercolanese – Tutte le azioni o le parole violente che ledono la libertà e la sicurezza di qualsiasi individuo, sono respinte nella maniera più assoluta dalla scrivente società. Il pullman di proprietà della società sul quale hanno viaggiato i nostri calciatori, parcheggiato all’esterno dello stadio, è stato distrutto, impedendone l’uso. I calciatori e lo staff sono stati costretti a tornare a casa con altri mezzi. Oggi ci sono stati danni morali ed economici che non fanno bene al calcio. La gestione della sicurezza non è stata per nulla adeguata: pochi gli agenti delle forze dell’ordine presenti e diverse le falle che sono state evidenti, come cancelli lasciati aperti che hanno consentito l’ingresso in campo. I tifosi in casa, oltre alla distruzione del pullman, hanno lanciato diversi oggetti verso il settore dei tifosi ospiti. Infine – conclude la nota – la società esprimere solidarietà nei confronti del Sant’Antonio Abate 1971, anch’essa parte lesa“.
“Prima di tutto prendiamo le distanze da qualsiasi forma di violenza che si è verificata quest’oggi – afferma la società del Sant’Antonio Abate – Successivamente esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al giovane tifoso abatese aggredito all’esterno dell’impianto sportivo dai tifosi ospiti che gli hanno sottratto con forza la maglia, gli stessi che hanno aggredito gli stewards presenti all’esterno del settore ospiti entrando senza acquistare il biglietto. In quel momento la società ha avvisato prontamente i Carabinieri. Una volta entrati, i tifosi ospiti hanno cercato di accedere all’interno del terreno di gioco per provare a raggiungere la tifoseria locale, senza riuscirci. Lo stesso gesto è stato ripetuto alla fine della prima frazione di gioco, questa volta riuscendo ad accedere al rettangolo di gioco forzando le barriere ed a raggiungere la tribuna dei tifosi del Sant’Antonio. Il tutto nonostante l’SC Ercolanese stesse vincendo, ciò ha confermato che l’intenzione dei tifosi ospiti fosse premeditata. A quel punto la situazione è degenerata con scontri tra le due tifoserie. Terminati i tafferugli grazie all’intervento delle Forze Dell’Ordine e degli stewards presenti, il Direttore Di Gara, d’accordo con i Carabinieri, ha deciso di sospendere il match. All’uscita dal proprio settore, ancora una volta i tifosi ospiti con diversi lanci di pietre hanno colpito un Carabiniere. Il Sant’Antonio Abate ribadisce di prendere le distanze da questi tipi di violenze, che non rappresentano i veri valori di questo sport. Siamo consapevoli che noi A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971, Sporting Club Ercolanese ed il Comune di Sant’Antonio Abate siamo parte lesa di quanto accaduto – conclude la nota – Infine, la società sta valutando l’ipotesi di ritirare la squadra dal Campionato se questi sono i valori che rappresentano questa categoria“.