Il picco arriverà a metà aprile, il sistema sanitario regionale deve essere pronto. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca lo ha ripetuto a più riprese e gradualmente sta alzando livello di allerta e restrizioni. Nelle ultime ore, con l’ordinanza n. 23 pubblicata sul Burc, tutte le direttive restrittive anti coronavirus in vigore sono state prorogate in Campania fino al 14 aprile, in particolare:
- Resta il divieto di uscire dalla propria abitazione, ovvero residenza, domicilio o dimora nella quale ci si trovi. Sono ammessi esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative per le attività consentite, ovvero per situazioni di necessità o motivi di salute.
- È consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi:
– nel caso di spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità;
– nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi. (sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad
esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora) - Non è consentita l’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
- Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi è punito con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. La trasgressione degli obblighi comporta, altresì, per l’esposizione al rischio di contagio cui si è sottoposto il trasgressore, l’obbligo di segnalazione al competente Dipartimento di prevenzione dell’ASL.
- Fatti salvi gli interventi disposti dalle competenti Autorità al fine del controllo dell’osservanza delle
misure disposte con il presente provvedimento, si raccomanda ai Comuni di intensificare il
monitoraggio e il controllo sul proprio territorio, assicurando l’intervento della Polizia Municipale nelle zone ove si registri persistenza di presenza diffusa nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, anche ai fini della segnalazione all’asl.