Questa settimana si conclude con la chiamata alle urne di una parte degli elettori napoletani, chiamati a votare per un seggio al Senato. Dopo la scomparsa di Franco Ortolani, senatore del Movimento 5 Stelle, sono in cinque a contendersi il posto lasciato libero a Palazzo Madama. La campagna elettorale non è parsa particolarmente accanita, anzi in tanti in città non si sono neanche accorti dell’imminente appuntamento. Il favorito pare essere Sandro Ruotolo, il noto giornalista è appoggiato dal centrosinistra e dai sostenitori del sindaco De Magistris. Il risultato potrebbe dare indicazioni, per quanto parziali, sull’aria che tira in città in vista delle prossime elezioni regionali.
Il 1° marzo si voterà invece a Roma per sostituire Paolo Gentiloni. L’8 marzo toccherà invece all’Umbria, chiamata a sostituire Donatella Tesei che lo scorso ottobre è diventata presidente della Regione.
Passando allo scenario nazionale, vanno avanti le scaramucce tra il premier Conte e Matteo Renzi. I due si incontreranno la prossima settimana per cercare dei punti di incontro su cui lavorare. Per il momento Italia Viva sembra intenzionata a bloccare il progetto di riforma della giustizia, dicendosi pronta a sfiduciare il ministro Bonafede. I punti fondamentali su cui Renzi insiste sono la revisione del Reddito di Cittadinanza e lo sblocco di mille cantieri in tutta Italia. Per il secondo punto la proposta è quella di nominare dei commissari che guidino le operazioni, come fatto con il Ponte Morandi a Genova. Certo è che al momento nessuno dei partiti della maggioranza pare intenzionata a tornare alle urne.
Non va dimenticato che in discussione c’è anche la legge elettorale, sulla quale probabilmente peserà anche l’esito del referendum del 29 marzo sul taglio dei parlamentati. Negli ultimi giorni si è parlato di sopperire all’eventuale defezione di Italia Viva con il voto di alcuni “responsabili” appartenenti a partiti dell’opposizione. Attendiamo dunque l’incontro dei prossimi giorni che potrà chiarire qualcosa sul futuro del governo.
Nel PD si discute anche di un rinnovamento dei vertici. Il segretario Nicola Zingaretti ha proposto Valentina Cuppi alla presidenza del PD. 37enne, sindaco di Marzabotto, potrebbe essere la prima donna a presiedere il partito. La sua candidatura porta anche la proposta di altre due donne come vicepresidenti, Anna Ascani e Debora Serracchiani.