Altro delitto d’onore in Iran, altra follia. A distanza di pochi giorni dalla notizia dell’uccisione per decapitazione di un giovane di 20 anni ad opera della famiglia che non aveva accettato la sua omosessualità, un altro delitto d’onore sciocca l’Iran. A morire è il noto regista Babak Khorramdin. Il 47enne è stato ucciso in casa dai suoi genitori ed è stato fatto a pezzi. Khorramdin non era sposato, aveva vissuto per alcuni anni a Londra e spesso pare avesse relazioni con le sue studentesse. Questo atteggiamento non piaceva per nulla ai suoi genitori che alla fine hanno deciso di ucciderlo nel modo più barbaro possibile. A raccontarlo è la stessa coppia, 81 e 74 anni: hanno ospitato il figlio in casa preparandogli del pollo narcotizzato, Babak però non lo ha mangiato ed è andato a dormire mangiandolo solo il giorno successivo, a quel punto è stato ucciso con un sacchetto di plastica in testa e diverse coltellate. Il corpo sarebbe stato fatto a pezzi e chiuso in una valigia, trovata poi per caso. La storia si fa più drammatica però dopo l’interrogatorio della coppia che ammette di aver ucciso anche l’altra figlia ed il genero diversi anni prima con le stesse modalità con la motivazione che la figlia si drogava e il genero era violento. In Iran chi uccide i propri figli in un “delitto d’onore” rischia fino a 10 anni di carcere ma i due potrebbero rischiare ugualmente la pena di morte per via dell’uccisione del genero. Per i genitori, i loro figli erano “corrotti”.
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