“In questa casa hanno rubato tre volte”, “Qui sono saliti dal tubo, hanno usato anche un rampino”, “In questa casa sono entrati mentre erano a cena ma sono scappati”. Poche centinaia di metri, due strada che ospitano decine di famiglie, eppure le abitazioni che nono sono state derubate si contano sulle dita di una mano. Siamo a Nola, tra via Saviano e via Feudo, da un mese praticamente sotto assedio da bande di topi d’appartamento. In un mese ci sono state incursioni di ladri quasi ogni tre giorni, in alcuni casi in due giornate consecutive. In un altro caso, invece, un ladro era stato colto sul fatto ed era stato inseguito in strada ma per un pelo l’ha fatta franca. La sua fortuna è stata che il suo inseguitore, un residente, era scalzo e ad un punto, dopo essersi anche ferito al piede, ha dovuto rinunciare all’inseguimento.
E’ l’adrenalina che scatta in chi si vede di fronte nella sua proprietà una faccia sconosciuta, la forza di volontà di chi vuole difendere con le unghie e con i denti ciò che ha faticosamente accumulato in vita. L’identikit è il solito: alti, snelli, agilissimi, saltano i cancelli come scimmie, sono vestiti con tute e passamontagna, spesso agiscono in gruppo con almeno un palo e un complice che aspetta in auto nei terreni circostanti, lì dove la fuga è più semplice. Una situazione insostenibile che ha portato i residenti del luogo a raccogliere firme in un documento che sarà poi consegnato al sindaco di Nola e al Prefetto. La questione ora è seria e deve essere affrontata. I cittadini, per quel che possono, sono già attivi. In molti si sono già armati, soprattutto con mazze, ed organizzano turni di guardia, soprattutto notturni. C’è chi ormai dorme con il martello sul comodino, chi con la luce accesa del telefonino, chi resta fuori al balcone. Si coordinano in un gruppo Whatsapp, restano svegli la notte, si danno l’allarme a vicenda, si lanciano segnalazioni. Ci sono anziani e bambini che ormai non vivono più in tranquillità. Una vita sospesa, una vita sul filo della tensione.
“Vivo qui da 50 anni e gli ultimi 3 sono stati infernali, hanno rubato in casa mia anche la notte di Natale – ci racconta un residente – Basta rimanere fuori poche ore, anche mezz’ora a volte, e ce li troviamo in casa. Ci siamo attrezzati con telecamere, cancelli blindati, ma non basta. Siamo cittadini di Serie B noi oltre la ferrovia (il passaggio a livello che li divide dal centro storico, ndr)”. E ancora, un’altra residente: “Hanno rubato tutto da me, persino il servizio di posate del mio matrimonio, mi sono ritrovata con l’armadio praticamente buttato sul letto. E’ un danno consistente, non facile da ripagare“.
Ovunque la tensione è ormai alle stelle. I furti sono aumentati in maniera esponenziale, a volte entrano nelle case per poche decine di euro, a volte per un colpo un po’ più grosso. Gli animi sono esasperati. Le forze dell’ordine ordinarie sono in incredibile sottonumero per gestire un’emergenza simile e allora i cittadini stanno rispondendo come quando un accampamento militare è sotto assedio: turni di guardia, armi, appostamenti, mancano solo i posti di blocco. “Non si dorme più, siamo zombie, abbiamo paura“, dicono tutti in coro. Senza sensazionalismi, è lo sguardo sulla realtà di una situazione che appare paradossale. Eppure è reale. Eppure non è ancora degenerata, per fortuna. Urge intervenire, prima che sia troppo tardi.