“Norme anti-rave ma nulla sulla marcia a Predappio”: le opposizioni insorgono contro il Decreto del Governo Meloni

di Redazione Zerottouno News

Il primo provvedimento del Governo Meloni ha fatto sicuramente discutere. Dal reintegro dei medici No-Vax alle norme più stringenti per i rave party, in molti tra i banchi dell’opposizione hanno protestato.

Le manifestazioni e gli spettacoli devono essere organizzati rispettando le norme, in particolare quelle sulla sicurezza, a tutela degli stessi partecipantiha affermato il Ministro degli Interni, Matteo PiantedosiBasti pensare che a Modena per lo svolgimento del rave party è stato utilizzato un capannone a rischio crollo. Dunque, chi ha messo in piedi l’evento ha posto in gravissimo pericolo tutti i partecipanti oltre ad arrecare danni ai proprietari delle aree, alla circolazione e al tessuto economico e commerciale. Esiste inoltre un’industria dell’intrattenimento fatta di tante imprese che non possono subire una illegittima concorrenza da parte chi opera in spregio a tutte le regole“. La posizione del Viminale, tuttavia, non ha spento le polemiche.

Ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal Governo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappioha affermato Giuseppe ConteCi aspettavamo come primo atto del Governo un intervento per il caro-bollette e per il caro-prezzi. Nulla di tutto questo. Abbiamo invece una esibizione muscolare di un governo impregnato di una ideologia iniquamente e soverchiamente repressiva. Questa è una norma da “stato di polizia”. La Meloni ha dichiarato di non avere simpatie per il regime fasciste. Ma la sua cultura non è distante. Ci batteremo per contrastare questa deriva con tutte le nostre forze“.

Le precisazioni del Viminale sulla questione rave party non cambiano la questione giuridica che abbiamo posto. Anzi, la precipitosa e inusuale precisazione conferma che hanno fatto un pasticcio, che si risolve solo col ritiro della normaafferma Enrico LettaIl Governo Meloni ritiri il primo comma dell’art. 434bis di riforma del Codice Penale. È un gravissimo errore. I rave non c’entrano nulla con una norma simile. È la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione“.

Sono decisamente contrario ai Rave illegali, ma una nuova fattispecie di reato si scrive ponderandola bene, non così a cavolo per fare la duraha dichiarato Carlo CalendaÈ la differenza tra partecipare ad un talk show e stare al Governo“.

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